(ANSAmed) - ROMA, 30 GIU - Investire nei giovani, educare al
rispetto dell'ambiente, investire nell'istruzione e all'uso
consapevole dei social media, combattere gli stereotipi di
genere e culturali e investire in politiche interculturali a
livello locale. Queste sono le principali proposte per uno
sviluppo ulteriore della nuova Agenda per il Mediterraneo e la
cooperazione euromediterranea, realizzate dalla Fondazione Anna
Lindh (Alf) a conclusione della Maratona virtuale per il dialogo
nella regione Euromed, portata avanti con decine di eventi dal
19 maggio al 29 giugno.
"Le raccomandazioni emerse da ampie consultazioni possono
davvero diventare strumenti di azione", ha spiegato Eleonora
Insalaco, responsabile delle operazioni e della ricerca
interculturale di Alf, nel corso del dibattito online "The key
role of partnership in intercultural dialogue", tenutosi il 29
giugno come settimo e ultimo dialogo pubblico della maratona.
La prima raccomandazione "emersa da tutte le nostre
conversazione è quella di investire nei giovani, che significa
coinvolgere giovani uomini e donne in tutte le azioni e processi
decisionali a livello locale, nazionale e internazionale", ha
affermato Insalaco. Secondo tema sottolineato in modo
particolare dalla maratona è "la centralità dell'ambiente", e su
questo, la raccomandazione di Anna Lindh e "lavorare in
programmi educativi che possano aumentare la consapevolezza e il
rispetto dell'ambiente e a livello politico, lavorare a un
'Green deal' per il Mediterraneo".
La terza priorità riferita da Insalaco è quella di "investire
nell'istruzione" e "sull'alfabetizzazione sui social media",
comprendendo innanzitutto "quali siano gli strumenti più
appropriati per la promozione della comunicazione
interculturale". Quarta raccomandazione della Fondazione Anna
Lindh riguarda "la lotta contro gli stereotipi culturali e di
genere. E' importante avere un approccio sistemico" e "lavorare
nell'istruzione e nei media per rompere le immagini stereotipate
che esistono sulle donne".
Infine, "per la promozione di una più stretta cooperazione
sociale e culturale euromediterranea, è importante anche
investire nelle politiche interculturali a livello locale", con
"la città come laboratorio di interazione interculturale", ha
sottolineato Insalaco. (ANSAmed).
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Da Maratona Anna Lindh 5 raccomandazioni per futuro EuroMed
Proposte su giovani, ambiente, social e lotta agli stereotipi