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Anna Lindh, partenariato chiave per sviluppo Euromed

Dialogo pubblico finale della Maratona virtuale Alf

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 30 GIU - I meccanismi di partenariato basato sul dialogo interculturale sono centrali per un futuro più sicuro e sostenibile nella regione euromediterranea. Questo il pensiero comune emerso dal nel dibattito online "The key role of partnership in intercultural dialogue", tenutosi ieri come settimo e ultimo dialogo pubblico della Maratona virtuale per il dialogo nella regione EuroMed portata avanti dalla Fondazione Anna Lindh (Alf), con decine di eventi realizzati dallo scorso 19 maggio.

Al dialogo virtuale, moderato da Aissam Benaissa di Connect NordAfrika, hanno partecipato l'ambasciatrice Haifa Abu Ghazala, assistente segretario generale della Lega araba, Eleonora Insalaco della Fondazione Anna Lindh, Samir Anouti del Fondo Onu per la Popolazione (Unfpa), Ingrid Danckaerts, presidente dell'ong francese Ccivs, Fatima Zahra Outaiss, facilitatrice di dibattito e dialogo dal Marocco, e Anis Boufrikha, capo della rete tunisina della Fondazione Anna Lindh. Durante l'incontro, è stato inoltre trasmesso un messaggio video di Themis Christophidou, Direttrice generale per l'Istruzione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura della Commissione europea, nel quale ha sottolineato "l'importanza del coinvolgimento dei giovani" nel dialogo per costruire il futuro della regione.

Gli eventi internazionali hanno confermato che "esiste un'area di sicurezza comune intorno al Mediterraneo", e "questo evidenzia la necessità del dialogo e di portare le nostre opinioni a essere più vicine per superare l'estremismo e raggiungere un futuro migliore", ha dichiarato nel suo intervento Haifa Abu Ghazala. "L'appello a tutte le organizzazioni regionali e internazionali e della società civile e di raddoppiare gli sforzi per promuovere il dialogo e il rispetto, e a incoraggiare i giovani a sostenere il pluralismo culturale".

Samir Anouti ha illustrato alcuni esempi concreti del ruolo centrale dei partenariati per il dialogo nella regione euromediterranea, tra cui lo Youth Forum in the Arab region, che "è diventato rapidamente uno spazio giovanile per l'area del vicinato dalle tre direzioni" del Mediterraneo, e la Issue-based Coalition on Adolescent and Youth promossa dall'Onu per "implementare interventi per affrontare le necessità degli adolescenti e dei giovani".

"Quando si costituiscono dei partenariati, è molto importante raggiungere una comprensione comune e obiettivi comuni", e "per partenariati solidi ci vuole tempo", ha sottolineato Ingrid Danckaerts, raccontando il lavoro di Ccivs per promuovere il volontariato internazionale con l'obiettivo di "costruire ponti" tra persone di diversi background.

"Unendo i loro sforzi, i giovani stanno creando partenariati che promuovono il dialogo interculturale, e questo dialogo crea una comprensione comune che elimina le sfide che minacciano molte comunità, in particolare il razzismo, la xenofobia e l'incitamento all'odio", ha affermato Fatima Zahra Outaiss. Nel suo intervento, Anis Boufrikha ha posto l'accento sul ruolo chiave dell'interculturalità per il futuro della regione.

"Questo principio è vitale, senza non possiamo sopravvivere in questo villaggio globale. Non possiamo vivere in isolamento nelle nostre comunità, dobbiamo fare i conti con l'altro, con partnership e in piena accettazione dell'altro", ha sottolineato.

"La maratona virtuale è un esempio di partnership di per sé", ha dichiarato Eleonora Insalaco, in conclusione del dibattito.

"Partnership significa fare insieme" ed "è così che si realizza una trasformazione sociale", ha aggiunto. (ANSAmed).

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