(ANSAmed) - TUNISI, 25 GEN - Rafforzare la resilienza al
cambiamento climatico delle comunità delle oasi in Marocco,
Mauritania e Tunisia, grazie alla partecipazione di giovani
volontari locali. Questo in sintesi l'obiettivo del progetto
TERO (Territoires engagés pour la résilience des oasis),
finanziato dall'iniziativa europea di Volontariato in aiuto
umanitario (EU Aid Volunteers), del quale si è appena concluso a
Chenini-Gabes il secondo incontro dei partner aderenti.
Di TERO fanno parte France Volontaires (Francia), Aofet -
Association Oasis Ferkla pour l'Environnement et le Patrimoine
(Marocco), Association Tenmiya (Mauritania), Cari (Francia) e
Focsiv (Italia).
L'incontro di Chenini-Gabes è servito per valutare le
attività già realizzate, condividere percorsi di
capitalizzazione delle buone pratiche di mobilitazione climatica
e coinvolgimento dei giovani, oltre a pianificare le iniziative
e le attività per i prossimi dodici mesi. "L'incontro è stato
l'occasione per riflettere insieme su come mobilitare i giovani
locali nell'impegno civico per la salvaguardia dei loro
territori", ha spiegato all'ANSA Daniela Peschiulli di Focsiv,
aggiungendo che a Chenini-Gabes "si è puntata l'attenzione
sull'importanza di salvaguardare le oasi dagli effetti del
cambiamento climatico, dagli incendi e dallo sfruttamento umano,
attraverso la promozione dell'agricoltura familiare e
dell'agroecologia, secondo i principi dello sviluppo
sostenibile".
Nei prossimi due anni i partner di TERO punteranno a
rafforzare le capacità delle organizzazioni magrebine di
mobilitare i giovani volontari nelle loro attività e nella loro
governance; a creare sinergie tra le organizzazioni giovanili e
le organizzazioni di protezione ambientale che lavorano nelle
oasi; a formare i giovani volontari nella prevenzione dei rischi
legati al cambiamento climatico; a sensibilizzare le comunità di
Marocco, Mauritania, Tunisia ed Europa su come combattere il
cambiamento climatico nelle oasi.
Il progetto TERO offre al grande pubblico una migliore
comprensione del "sistema delle oasi" e della sua importanza
nella lotta contro la desertificazione, la sicurezza alimentare
e la gestione sostenibile delle risorse. Le oasi sono quindi un
modello di adattamento ai cambiamenti climatici.
Durante la riunione di Chenini-Gabes è stato inoltre
presentato il sito web di TERO, tero.focsiv.it, nel quale sono
illustrate le attività di mobilitazione previste dal progetto
nonché gli approfondimenti tematici sulla resilienza climatica e
le azioni del volontariato climatico.(ANSAmed).
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Euromed: progetto TERO per salvare oasi da cambiamenti clima
Incontro in Tunisia, si punta su giovani volontari locali