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Euromed: rapporto, italiani più aperti a diversità culturali

Indagine Anna Lindh-Ipsos, per 69% è valore cui educare figli

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 23 GIU - Italiani più aperti alla cooperazione euro-mediterranea e alla diversità culturale in patria di altri europei. E' quanto emerge dal rapporto della Fondazione Anna Lindh-Ipsos sulle tendenze interculturali nell'area Euromed presentato oggi alla Camera.

A confronto con altri europei intervistati nell'indagine, svolta con 13 mila interviste in 13 Paesi europei e della costa sudorientale del Mediterraneo, gli italiani sono infatti più propensi ad avere fiducia nei vantaggi della cooperazione tra le due sponde, soprattutto in rapporto alla promozione dell'eguaglianza di genere, delle opportunità di istruzione, del rispetto della diversità culturale e della prevenzione dell'estremismo. In particolare, il 64% degli intervistati in Italia, contro la media del 44% in Europa, ritiene che l'istruzione e le iniziative guidate dai giovani siano mezzi efficaci per affrontare e prevenire la radicalizzazione. Inoltre, il rapporto evidenzia anche che gli italiani sono più propensi ad accettare la diversità nella sfera sociale e nella vita personale. Valore primario della maggior parte dei genitori è infatti quello di trasmettere ai figlio il rispetto per le persone di cultura diversa (il 69% degli intervistati lo ha scelto tra sei opzioni). E sebbene un italiano su tre pensi che la diversità possa essere una minaccia alla stabilità, il 42% è contrario a questa idea. (ANSAmed).

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