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Ambiente: a Tunisi conferenza su progetto Ue Med-Phares

Rete dei fari Med coinvolge Sardegna,Francia,Tunisia,Libano

Il faro di Punta Scorno, sull'Isola Asinara, Sardegna

Redazione Ansa

TUNISI - Appuntamento oggi a Gammarth con la Conferenza internazionale del progetto finanziato dall'Unione europea ''Med-Phares'', nato nel 2014 per la creazione di una rete internazionale per la messa a punto di strategie per conservare, recuperare e valorizzare fari e stazioni semaforiche e rendere così questo patrimonio un'attrazione a livello mondiale.

Il progetto coinvolge Francia (con i semafori de La Mortella e di La Pietra, in Corsica, e il faro di Grand Rouveau), Tunisia (isole di La Galite, Zembra e Zembretta), Libano (faro della città di Tiro) e Sardegna (con le tre stazioni semaforiche pilota di Sant'Elia-Cagliari, Sant'Antioco e Asinara).

Fondamentale per il successo dell'iniziativa dell'Unione europea è il coinvolgimento dei cittadini. Il programma infatti mira ad innescare processi di partecipazione e condivisione con i portatori d'interesse locali.

La conferenza di Tunisi, incentrata sulla definizione delle strategie del progetto Med-Phares, è organizzata dall'Apal (Agence de protection et aménagement du Littoral), ente pubblico che si occupa della gestione del demanio marittimo tunisino e la conservazione delle spiagge e degli ecosistemi del Paese nordafricano.

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