(ANSAmed) - BRUXELLES, 12 DIC - Nuove strategie
macroregionali nel Mediterraneo e più voce in capitolo delle
autorità locali nella gestione del fenomeno immigrazione, che
nel 2014 ha visto un boom di sbarchi nel Canale di Sicilia:
saranno questi due temi centrali della prossima plenaria
dell'Assemblea delle autorità regionali e locali del
Mediterraneo (Arlem), fissata per il 14 e 15 dicembre ad
Antalya, in Turchia.
La riunione costituirà un'importante occasione di confronto
fra decine di sindaci e governatori di enti locali delle tre
sponde del Mediterraneo, con l'obiettivo di rafforzare la
cooperazione per affrontare sfide comuni, come quella
dell'immigrazione. Un fenomeno che secondo Arlem, braccio
operativo regionale dell'Unione per il Mediterraneo, va
affrontato riconoscendo il "ruolo chiave" svolto dalle autorità
locali, che vanno maggiormente coinvolte nella definizione e
attuazione delle politiche nazionali e internazionali su questo
fronte, e che devono ricevere risorse proprio per rispondere ai
propri obblighi, in termini di accoglienza e integrazione.
L'Arlem chiede che il dialogo dei 43 Paesi partecipanti si
allarghi anche su questo fronte, per trovare insieme "soluzioni
comuni" e la possibilità di "sviluppare una politica della
migrazione Euro-Mediterranea". Sono necessari piani di
emergenza, che assicurino il coordinamento di tutti i soggetti
coinvolti nella gestione delle crisi umanitarie (governi,
organizzazioni internazionali, ong, autorità locali e regionali)
"per chiarire le proprie responsabilità e assicurare un adeguato
finanziamento" di città e regioni. Dall'altro lato, occorre
lavorare con le autorità locali in campagne contro stereotipi
negativi degli immigrati, misure di integrazione, corsi di
lingua, riunificazione delle famiglie.
Altro capitolo clou della riunione in Turchia è quello
dedicato allo sviluppo di nuove strategie macroregionali, che
andranno ad aggiungersi a quella appena lanciata
Adriatico-Ionica. L'Arlem, secondo quanto afferma un rapporto
che passerà all'esame della plenaria, rivolgerà un appello al
Consiglio Ue perché faccia una richiesta formale in questa
direzione, mentre chiederà ai Paesi partner dell'Ue nel
Mediterraneo di dare il loro supporto. L'idea è quella di una
strategia per il Mediterraneo occidentale che includa
Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Marocco, Mauritania,
Algeria e possibilmente Libia. Un'altra macroregione invece
sarebbe più rivolta a est, con Turchia, Libano, Siria, Territori
palestinesi, Israele ed Egitto.(ANSAmed).
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Mediterraneo: Arlem punta su macroregioni e immigrazione
Plenaria enti locali e regionali il 14 e 15 dicembre ad Antalya