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Forum Città Med, Upm lancia progetti sviluppo urbano

Da "new town" in Egitto a rete ferroviaria Medio Oriente

Redazione Ansa

(di Francesco Tedesco) (ANSAmed) - NAPOLI, 27 OTT - Le trenta maggiori capitali dei Paesi del Mediterraneo ospitano un terzo degli 800 milioni di abitanti dei Paesi membri dell'Unione per il Mediterraneo (UpM), con problemi spesso simili su temi come lo smaltimento dei rifiuti, la gestione della crescita urbana, i trasporti. Lo ha sottolineato Yigit Alpogan, vicesegretario dell'UpM, illustrando a Napoli, in occasione del Forum delle città del Mediterraneo, i progetti in corso da parte dell'Unione.

Alpogan si e' soffermato in particolare sullo sviluppo dell'Urban projects finance initiative che ha stimolato la presentazione da parte dei Paesi membri della sponda sud di progetti per un migliore sviluppo delle città. "Ci stanno arrivando - ha spiegato - molti progetti che saranno nelle prossime settimane analizzate dall'Unione per l'approvazione che deve essere data da tutti i 42 Paesi membri prima di passare alla ricerca dei fondi per realizzarli". Attualmente è in corso quindi una scrematura dei progetti che dovranno essere alla fine "quindici, provenienti da 9 Paesi, per garantire una distribuzione omogenea delle risorse e dell'assistenza tecnica che l'UpM garantisce", ha precisato Alpogan.

Tra i progetti già approvati spicca l'Imbaba Urban Upgrading Project, presentato dal governatorato di Giza, in Egitto, e che prevede la trasformazione dell'area dell'ex aeroporto di Imbaba in un centro urbano: lo sviluppo edilizio, non pianificato, è già in corso e l'area ha già circa 700.000 abitanti. Il progetto mira a dargli uno sviluppo urbanistico organico con un grande parco urbano, complessi residenziali, centri commerciali, una rete stradale adeguata, e infrastrutture di base, dalle scuole agli ambulatori medici, oltre ad una migliore integrazione con Il Cairo.

Alpogan, che durante il dibattito ha ricordato che l'Unione ha un ruolo "di assistenza nello sviluppo economico e non entra direttamente nelle questioni politiche dello scacchiere mediterraneo", ha poi ricordato che l'UpM ha in corso 24 progetti approvati, di cui otto sono in via di implementazione, con finanziamenti già reperiti. Tra questi, ha citato "l'impianto di desalinizzazione di Gaza che è stato approvato anche da Israele, proprio perché fa parte dello sviluppo di tutta la regione".

Tra i progetti più urgenti, ha spiegato Alpogan, ci sono quelli sui trasporti, visto che l'effetto negativo della scarsa integrazione dei trasporti tra i paesi del Maghreb è stimato tra il 2 e il 3% del Pil di questi Paesi. "Per questo ci siamo impegnati - ha spiegato - sul completamento dell'autostrada Trans Maghreb Motorway che unirà Agadir, in Marocco, con il confine libico-tunisino unendo anche l'Algeria. Ma anche in Medio Oriente ci sono progetti fondamentali come la ferrovia che attraverserà tutta la Giordania e che consideriamo il primo passo di una grande rete ferroviaria del Medio Oriente".

(ANSAmed).

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