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Il Marocco punta sul nucleare per battere la siccità

Intesa con la Rosatom russa per scambio urano e tecnologie

Redazione Ansa

(ANSAmed) - RABAT, 30 AGO - Un accordo tra Marocco e la società nazionale russa per l'energia atomica, siglato nel corso di questa estate, si iscrive nella lista delle possibili soluzioni per quella che re Mohammed VI ha definito "la questione strategica dell'acqua".

Per ora è solo un memorandum d'intesa quello firmato dalla marocchina Water and Energy Solutions con Rosatom Smart Utilities, una filiale di Rosatom, la società nazionale russa per l'energia atomica. Ma con la siccità arrivata ai livelli "estremi", secondo l'Onu, e una disponibilità annua per abitante che supera a mala pena i 600 m3, l'accordo viaggerà spedito.

L'acqua dovrà arrivare dall'oceano Atlantico e sarà desalinizzata con la tecnologia atomica di cui i russi sono pionieri. Secondo il Middle East Institut, il Marocco che possiede circa il 75% delle riserve mondiali di fosfati, possiede di conseguenza anche 6 milioni di tonnellate di uranio e potrebbe valere lo scambio.

Con la collaborazione di Rosatom, il regno alaouita vorrebbe utilizzare questo potenziale per soddisfare la crescente domanda elettrica, che aumenta del 6% ogni anno, e per i progetti di desalinizzazione. Ma al di là delle risorse, l'equazione energetica legata alla crescente sfida della scarsità d'acqua pone la partnership Marocco-Russia sotto i riflettori. Nel corso degli anni, il Marocco ha via via rafforzato i suoi legami energetici con la Russia. L'intesa più recente con Rosatom potrebbe trasformare il modo in cui il Marocco, e potenzialmente altri paesi della regione MENA, affrontano la scarsità d'acqua utilizzando la tecnologia nucleare.

Rosatom ha già in corso progetti di centrali nucleari in Turchia ed Egitto. L'enorme potenziale di uranio contenuto nelle riserve di fosfato del Marocco pone il paese in una posizione di forza sulla scena energetica mondiale. Il gruppo OCP, pilastro dell'industria marocchina del fosfato, ha già pensato di sfruttare l'uranio come sottoprodotto.

Con una tecnologia collaudata per recuperare l'uranio dall'acido fosforico, il Marocco potrebbe essere sulla buona strada verso una rivoluzione energetica, svolgendo allo stesso tempo un ruolo centrale nel panorama nucleare globale.

(ANSAmed).

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