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Francia: sciopero raffinerie, la CGT lascia le trattative

Trovato compromesso con altri 2 sindacati, aumento 7% stipendio

Redazione Ansa

PARIGI - Il gruppo TotalEnergies e due sindacati di maggioranza hanno trovato un compromesso su un aumento salariale per i dipendenti del gruppo, dopo che la CGT, promotrice dello sciopero che ha causato gravi difficoltà di approvvigionamento di carburante in Francia, ha abbandonato le trattative promettendo di continuare l'agitazione. Solo alle 3:30 del mattino i rappresentanti dei due sindacati riformisti CFDT e CFE-CGC hanno lasciato la sede di TotalEnergies a La Défense annunciando di essere favorevoli all'ultima proposta del management: un aumento del 7% dello stipendio e bonus tra i 3.000 e i 6.000 euro.

Dopo sei ore di trattative salariali seguite a 17 giorni di sciopero che hanno messo a dura prova il sistema degli approvvigionamenti di carburanti in Francia, il sindacato di sinistra CGT ha abbandonato nella notte i negoziati con il management di TotalEnergies, dicendosi pronta a uno sciopero generale. "Le proposte sul tavolo sono in gran parte insufficienti", ha detto Alexis Antonioli, negoziatore della CGT, definendo la trattativa una "mascherata", prima di lasciare la sede del gruppo a La Défense.

In seguito all'accordo di compromesso trovato nella notte lo sciopero nelle raffinerie è in via di sospensione negli impianti Esso-ExxonMobil, a partire da quello di Port-Jerome, nel nord del paese, e di Fos-sur-Mer (nel sud), che ha ripreso già ieri.

Lo sciopero continua invece nelle raffinerie e nei depositi di TotalEnergies, dove la CGT ha prorogato l'agitazione anche oggi.

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