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Libia: Noc, sospesa produzione in due grandi giacimenti

Gruppo armato chiude valvole, fermi impianti al-Sharara e al-Feel

La sede della Noc in Libia

Redazione Ansa

TRIPOLI - La Compagnia petrolifera libica (Noc) ha annunciato la sospensione della produzione di petrolio in due grandi giacimenti, quelli di al-Sharara e al-Feel, con perdite significative per la Libia, la cui economia è basata sulla vendita di idrocarburi. La produzione è stata interrotta dopo che un gruppo armato ha "chiuso le valvole che trasportavano il greggio" nei siti di al-Sharara e al-Feel, costringendo la società a "dichiarare lo stato di forza maggiore", misura che consente l'esonero dalla responsabilità per inadempimento dei contratti di consegna, ha affermato la Noc sulla propria pagina Facebook. "La chiusura delle valvole di pompaggio genera perdite di 330.000 barili al giorno e una perdita giornaliera di oltre 160 milioni di dinari libici (circa 32 milioni di euro)", spiega la Noc.

La Libia possiede le riserve petrolifere più abbondanti dell'Africa. Le infrastrutture petrolifere sono spesso "bersaglio di attacchi sotto gli occhi di tutti", ha lamentato Mustafa Sanalla, capo della Noc. "Ci siamo abituati ormai", ha detto, chiedendosi: "Chi ne beneficia maggiormente nel momento in cui il prezzo del barile ha superato i 100 dollari?".

Il giacimento di al-Sharara, situato a circa 900 km a sud di Tripoli, produce normalmente 315.000 barili al giorno, su una produzione nazionale di oltre 1,2 milioni di barili al giorno, contro 1,5-1,6 milioni prima del 2011. È gestito da Akakus , una joint venture tra Noc, la spagnola Repsol, la francese Total, l'austriaca OMV e la norvegese Statoil. Il giacimento di al-Feel (elefante), situato nel bacino del Morzouq a 750 chilometri a sud-ovest di Tripoli, è gestito dalla joint venture Mellitah Oil & Gas, tra Noc e l'Eni. Normalmente produce circa 70.000 barili al giorno. Secondo la Noc, il gruppo armato guidato da Mohamed al-Garj ha già chiuso più volte le valvole tra il 2014 e il 2016.

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