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Libano:min.energia al Cairo e Amman per ricevere elettricità

Beirut ottiene conferma del sostegno egiziano,giordano e siriano

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BEIRUT, 6 OTT - Il governo libanese ottiene la conferma da parte dei governi egiziano, giordano e siriano che otterrà nei prossimi mesi forniture di elettricità dalla Giordania, e di gas naturale, adatto ad alimentare le centrali elettriche libanesi, dall'Egitto. Parallelamente Beirut ha trovato l'accordo col governo siriano per consentire che il gas egiziano e l'elettricità giordana passino per la Siria prima di arrivare in Libano.

Il ministro dell'Energia libanese Walid Fayad si è recato al Cairo e poi ad Amman per completare gli accordi tecnici con i colleghi egiziani, giordani e siriani, come riferiscono oggi i media di Beirut. Le riunioni svoltesi nelle ultime 48 ore danno seguito a quelle di un mese fa tra rappresentanti dei quattro Paesi nel quadro di una iniziativa politica statunitense e che sarà finanziata dalla Banca mondiale.

Il Libano è al collasso economico ed è funestato dalla carenza di energia elettrica e di combustibili. Il governo libanese ha riferito che solo una centrale elettrica - quella di Deir Ammar - è in grado di essere alimentata a gas. E che quindi il gas egiziano (circa 600 milioni di metri cubi) servirà a produrre soltanto 450 mega watt, poco più del 15% del fabbisogno libanese di elettricità. La stessa quantità di energia elettrica era stata per anni prodotta da due navi-centrali turche ancorate a sud e a nord di Beirut, ma che hanno smesso di operare a causa dell'insolvenza da parte del governo di Beirut dei compensi pattuiti alla società privata turca.

Alla riunione di Amman le parti si sono anche accordate nel far arrivare al Libano energia elettrica dalla Giordania, sempre passando per il territorio siriano. Questo è stato teatro dal 2011 di intense violenze armate nel contesto della guerra intestina e regionale combattuta in Siria. Per questo motivo le infrastrutture siriane per condurre gas ed elettricità verso il Libano richiedono ora interventi prima di essere rese operative.

Il governo di Damasco, sostenuto da Russia e Iran, ha ottenuto in questa operazione gestita dagli Stati Uniti un inaspettato beneficio politico e diplomatico.(ANSAmed).

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