(ANSAmed) - RABAT, 16 APR - Tre principali barriere sono da
ostacolo per la diffusione di energia green prodotta dal Marocco
che potrebbe essere diffusa in Europa. È la conclusione di uno
studio promosso da Res4Africa, la fondazione del gruppo Enel che
promuove lo sviluppo di energie rinnovabili nei Paesi africani.
Leggi non applicate, infrastrutture da implementare e mercato
di fatto ingessato secondo vecchi modelli impedirebbero lo
scambio, è la conclusione degli analisti. I risultati dello
studio sono stati presentati in una tavola rotonda virtuale. Tra
i partecipanti, oltre a Roberto Vigotti, segretario generale
della Fondazione RES4Africa, Zoubir Idrissi, responsabile
dell'Energia Elettrica al ministero marocchino dell'Energia, Ali
Zerouali, manager allo Sviluppo di Masen, l'agenzia marocchina
per le rinnovabili e Angelo Ferrante, segretario generale
Med-Tso, l'associazione dei gestori di reti del Mediterraneo.
Sono passati 4 anni da quando il Marocco e quattro Paesi Ue,
Spagna, Portogallo, Francia e Germania hanno firmato un
protocollo d'intesa per lo scambio di energia green in uscita
dal Marocco. Le barriere normative sono principalmente legate
alla "cattiva applicazione delle leggi che pure esistono". "Le
infrastrutture sono da implementare", dice sempre lo studio.
Infine, mancherebbe "un mercato all'ingrosso competitivo e di
bilanciamento in Marocco", il che "complica il processo di
aggiudicazione degli appalti" e di conseguenza "fa salire il
prezzo dell'elettricità". Resta il fatto che esiste una base
ragionevole per il commercio oltre frontiera delle rinnovabili,
secondo lo studio di Res4Africa, "a condizione che ci sia una
volontà politica che intervenga sul quadro normativo,
infrastrutturale e di mercato". (ANSA).
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Per rete green da Marocco a Ue servono leggi, infrastrutture
Studio Res4Africa, 3 gli ostacoli per il mercato rinnovabili