(ANSAmed) - ROMA, 9 DIC - "Siamo consapevoli delle sfide
della transizione energetica nella regione nordafricana e
mediorientale. L'Italia intende agire come un 'costruttore di
ponti' nel Mediterraneo, un facilitatore della transizione verso
il green. E per questo serve una partnership forte tra l'Ocse e
gli altri Paesi della regione". Lo ha dichiarato la vice
ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo alla Conferenza
"Ensuring the Resilience and Continuity of Critical
Infrastructures and Services: Learning from the COVID-19
crisis", dedicata alla continuità e protezione delle
infrastrutture critiche e promossa dal Programma Ocse-Mena che
l'Italia co-presiede insieme alla Tunisia.
"Senza servizi efficienti per l'approvvigionamento
energetico, i trasporti, l'acqua, il mercato finanziario,
l'assistenza sanitaria e la comunicazione su internet diventa
più difficile superare l'attuale crisi sanitaria ed economica -
ha aggiunto Sereni -. Assicurare la continuità e la sicurezza
delle infrastrutture e dei servizi costituisce dunque una
priorità nella cooperazione tra gli Stati per una crescita
sostenibile e inclusiva in tutta l'area in questione". "Per
affrontare le sfide generate dalla crisi - ha proseguito -
occorre agire insieme, i settori pubblico e privato devono saper
cooperare per garantire la resilienza del sistema, superando le
divisioni e mantenendo una chiara attenzione sulla 'green
economy' e la transizione energetica, fattori essenziali per
promuovere la crescita nei Paesi della sponda meridionale del
Mediterraneo".(ANSAmed).
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Sereni, Italia ponte transizione energetica nel Mediterraneo
Serve partnership Ocse e altri Paesi della regione per il green