(ANSAmed) - TUNISI, 4 DIC - La Tunisia, importante
produttore mondiale di fosfati, registra in questi giorni ancora
un blocco della produzione in vari siti produttivi della
Compagnia dei Fosfati di Gafsa (Cpg), nel sud del Paese, a causa
di manifestazioni e sit-in per protestare contro le misure
recentemente annunciate dal capo del governo a favore del
governatorato di Gafsa, giudicate insufficienti.
Il sito produttivo di Mdhila a Gafsa, dopo mesi di paralisi a
causa delle proteste, aveva ripreso ad essere operativo il 19
novembre scorso, ora risulta essere nuovamente bloccato. Per la
prima volta la Tunisia, al quinto posto tra i produttori
mondiali di fosfati fino al 2010, nel settembre scorso è stata
costretta a importare questo prodotto dall'estero. Una decisione
che può essere spiegata, secondo diversi esperti di energia, da
un decennio di cattiva gestione, incuria e lassismo osservati
nel settore dei fosfati, precedentemente noto come uno dei
pilastri dell'economia nazionale.
Il capo del governo di Tunisi, Hichem Mechichi, ha ordinato
pochi giorni fa una mobilitazione immediata per far rispettare
la legge, riaprire le strade pubbliche occupate dai manifestanti
e rimettere in funzione i siti produttivi. L'intervento dovrà
avvenire in coordinamento con l'autorità giudiziaria. Diverse
regioni e governatorati del Sud stanno attualmente registrando
un'ondata di proteste e tensioni, soprattutto la zona
industriale di Gabes.(ANSAmed). (ANSA).
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Tunisia: ancora sospesa produzione fosfati a Gafsa
Per sit-in e manifestazioni, capo governo annuncia mobilitazione