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In Turchia crescono rinnovabili, idroelettrico in testa

99,6% nuova energia da fonti pulite, obiettivi 2019 già superati

Redazione Ansa

NAPOLI - Il 99,6% della nuova quantità di energia prodotta in Turchia quest'anno proviene da fonti rinnovabili, la maggior parte delle quali si deve all'idroelettrico. Lo riporta il sito specializzato Balkanenergynews.com. sottolineando che nei primi 9 mesi dell'anno sono stati aggiunti alla rete elettrica nazionale 1.93 gigawatt, portando il totale a disposizione del Paese a 93,21 gigawatt.

Le nuove centrali idroelettriche hanno contribuito per il 66,6% alla nuova produzione da rinnovabili, mentre l'eolico pesa per il 25,6%, il solare per il 4,6%, e l'energia prodotta dalle unità geotermali e dagli inceneritori per il 3,1%. La crescita dell'idroelettrico è stata notevole visto che nello stesso periodo dello scorso anno pesava per la metà sulle rinnovabili turche.

Il governo ha adottato una serie di nuovi incentivi per le rinnovabili, varando anche nuove centrali come l'impianto fotovoltaico di Karaponar da 1 gigawatt che è in costruzione.

Secondo Climate Trasparency, agenzia internazionale che si occupa di consulenze per raggiungere obiettivi di tutela ambientale, la Turchia potrebbe raggiungere i suoi obiettivi di indipendenza energetica attraverso le rinnovabili invece che con il carbone, mentre il costo dell'energia solare ed eolica è in rapida discesa. "Il target del 39% - si legge nel report di Climate Trasparency - fissato nel 2019 per la quota di rinnovabili è già stato superato visto che la quota è arrivata al 44% alla fine dello scorso anno".

La Turchia resta comunque al secondo posto nel mondo dopo la Cina per la capacità energetica prodotta dal carbone con 32 gigawatt, anche per la forte crescita economica che ha aumentato la domanda di energia.

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