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Libia: blocco del petrolio supera i 4 miliardi di perdite

Produzione a soli 80 mila barili dopo chiusure imposta da Haftar

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 15 APR - Ha superato ormai i quattro miliardi di dollari la perdita economica stimata dalla Compagnia petrolifera libica Noc in seguito alle chiusure di oleodotti e terminal imposte dal generale Khalifa Haftar nella sua campagna per la conquista di Tripoli che peraltro ha avuto questa settimana un clamoroso arretramento sul fronte costiero occidentale. La stima di 4,09 miliardi di dollari di perdite accumulatesi dal 17 gennaio è stata pubblicata sulla pagina Facebook della Noc ieri e segnalata oggi da vari media.

Alla soglia dei 4 miliardi di dollari di perdite la Libia si era avvicinata già inizio mese. In seguito al blocco, la produzione è scesa da 1,22 milioni a meno di 80 mila barili al giorno, secondo quanto risulta da una tabella pubblicata dalla Compagnia petrolifera nazionale. Si tratta di un danno enorme se si pensa che il Pil annuo libico ammonta a 56,3 miliardi di dollari, secondo dati della Banca mondiale elaborati al 2019 dal sito Trading Economics.

La Libia peraltro potrebbe essere ricchissima avendo la seconda maggiore riserva di petrolio in Africa dopo la Nigeria e la nona a livello mondiale con 41,5 miliardi di barili, come ricorda il think tank arabo-mediterraneo Cermam. Un dato basato solo sulle prospezioni degli anni Sessanta e Settanta e quindi le riserve potrebbero essere "ben più grandi", ha notato questa settimana lo stesso "Centro studi e ricerca sul mondo arabo e mediterraneo".

Haftar, proprio il giorno prima della conferenza di Berlino sulla Libia del 19 gennaio, aveva fatto bloccare il carico di greggio da cinque porti sotto il suo controllo, tra cui i due maggiori del Paese, Sidra e Ras Lanuf. Attraverso la chiusura di valvole in due oleodotti il giorno dopo, il generale aveva poi fatto fermare la produzione fra l'altro al giacimento di Sharara, il più grande di Libia, a quello di Hamada e in due operati anche da Eni (El Feel, cioè "l'elefante", e Bu-Attifel).

Il blocco viene spiegato da analisti come Tim Eaton di Chatham House con la dichiarata convinzione di Haftar che la Noc parteggi per Tripoli.(ANSAmed).

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