(ANSAmed) - NAPOLI, 5 APR - L'area Mena incide per il 20,5%
sulla produzione mondiale di combustibili fossili, nel Medio
Oriente e Nordafrica sono stati prodotti oltre 1,6 miliardi di
tonnellate di petrolio (il 37% di quanto prodotto a livello
mondiale) e oltre 800 miliardi di metri cubi di gas naturale,
pari al 22% di quanto prodotto globalment. Questi alcun dei dati
che emergono dal primo "Med e Italian Energy Report" di Srm
(Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) del gruppo Intesa San
Paolo.
Dai dati emerge che il 66% della produzione di greggio
realizzata dai paesi Mena viene esportata: la produzione
mediorientale va prevalentemente verso i paesi asiatici,quelle
nordafricane sono indirizzate soprattutto in Europa. La quota di
gas naturale esportato dall'area Mena è pari al 26% del totale
prodotto. Il 32,6% delle esportazioni di gas naturale attraverso
i gasdotti dai paesi Mena è diretto verso destinazioni
all'interno della stessa area e il resto verso paesi limitrofi.
Il gas naturale è una delle principali commodity per i sistemi
energetici mondiali e le infrastrutture per il suo trasporto
stanno assumendo rilievo crescente anche perché il 23,2%
dell'elettricità è generata dal gas naturale, che risulta la
seconda fonte dopo il carbone che arriva al 38,4% del totale.
Sulle infrastrutture, sono quattro gasdotti collegano i paesi
esportatori della costa Sud (Algeria e Libia) con i paesi
europei della costa Nord, per una capacità totale di oltre 60
miliardi di metri cubi all'anno. Tre gasdotti collegano
l'Algeria a Spagna e Italia e il quarto collega la Libia
all'Italia. Una nuova frontiera in crescita è il gas naturale
liquefatto (GNL) il cui commercio è aumentati nel mondo del 12%
nel 2017 rispetto all'anno precedente, di cui, si prevede, gli
Stati Uniti entro la metà del prossimo decennio diventeranno il
maggiore esportatore mondiale: è previsto un raddoppio del
numero degli impianti da qui al 2040, con nuova capacità
proveniente principalmente da Stati Uniti e Australia, seguiti
da Russia e Qatar. Sulle coste del Mediterraneo ci sono 19
terminali GNL, di cui 14 per la rigassificazione ai fini
dell'importazione di gas naturale e 5 di liquefazione per
l'esportazione del gas, la Spagna è il paese con la più alta
capacità di importazione di GNL e rappresenta il 37,5% della
capacità totale di rigassificazione dell'Area Med, dal lato
delle esportazioni di GNL, l'Algeria detiene il 61,7% della
capacità totale di liquefazione.
Il Mediterraneo, emerge dallo studio, è centrale anche per il
trasporto visto che le merci "oil & gas" trasportate nel mondo
via mare ammontando a 3,1 miliardi di tonnellate, delle quali
il petrolio con 1,8 miliardi di tonnellate rappresenta il 60%.
In questo commercio, il Canale di Suez rappresenta uno snodo
cruciale attraverso il quale passa quasi il 10% del traffico
globale di petrolio e gas naturale liquefatto. Insieme a Suez,
gli stretti di Hormuz e Malacca sono gli altri due grandi snodi
di transito di Energy: i tre insieme rappresentano il 40% dei
transiti navali di petrolio mondiali. Riguardo all'Italia, i
porti hanno gestito un traffico di 184 milioni di tonnellate di
rinfuse liquide, pari al 37% del totale. I primi 5 porti sono
Trieste, primo con con 43,2 milioni di tonnellate, Cagliari,
Augusta, Milazzo e Genova e rappresentano il 70% dell'intero
traffico liquido nazionale. (ANSAmed).
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Energia: da Mena 20,5% totale mondiale combustibili fossili
Studio Srm, da Suez passa 10% traffico globale petrolio e gas