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Energia: ministro Tunisia, scende produzione petrolifera

A marzo regolamento sulle energie rinnovabili

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 04 MAR - La produzione petrolifera in Tunisia è scesa a 50 mila barili al giorno, e il governo sta lavorando per aiutare le compagnie petrolifere ivi installate a superare le difficoltà del momento, con diverse aziende che hanno già espresso l'intenzione di abbandonare il paese. Un dato dovuto in particolare, secondo il ministro dell'Energia tunisino Mongi Marzouk, al crollo dei prezzi del petrolio sul mercato internazionale che ha consentito anche la diminuzione da 1,9 miliardi di euro del 2013 a 200 milioni del 2015 dei costi per i sussidi ai combustibili. Un dato dovuto in particolare, secondo il ministro, al crollo dei prezzi del petrolio sul mercato internazionale, che rende più caro il costo di produzione rispetto a quello di vendita. Per far fronte a questa situazione, ha ricordato il ministro, la Compagnia di stato per le attività petrolifere Etap "sta lavorando per assicurare la stabilità delle imprese straniere che operano in Tunisia in un contesto di prezzi bassi sul mercato internazionale e di rallentamento della produzione in diversi giacimenti". Il 26 marzo prossimo si terrà a Tunisi una giornata "porte aperte" sul settore idrocarburi per rendere pubblici tutti i dati, anche quelli sulla produzione di gas naturale, (attualmente 6,5 mln di metri cubi al giorno). Il ministro ha anche annunciato che durante il mese di marzo verrà pubblicato un nuovo regolamento per l'attuazione della legge sulle energie rinnovabili, approvata lo scorso anno dal parlamento, affermando inoltre che il governo è al lavoro per l'ammodernamento del Codice degli idrocarburi, in modo da introdurvi principi di buon governo e nuove regole in materia di contratti, in conformità ai principi costituzionali. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it