(ANSAmed) - RABAT , 5 FEB - Inaugurato il progetto titanico
della centrale termo-solare Noor a Ouarzazate, nel sud del
Marocco. Paese ospite di COP22, il prossimo novembre, Rabat
lancia "il più grande parco solare del pianeta".
Mohammed VI ha acceso la centrale che con i suoi 500 mila
specchi ricurvi, perfettamente allineati su 450 ettari di
terreno predesertico, a pochi chilometri dalle dune del Sahara,
sarà in grado di generare 160 megawatt.
Lanciato nel 2009, il progetto è ambizioso e prevede altre due
centrali dello stesso tipo, Noor 2 e 3 che dovranno, con le
altre rinnovabili, almeno la metà del fabbisogno di elettricità
del paese entro il 2030.
Il Marocco, totalmente privo di gas e petrolio, importa più
del 90 per cento della sua energia.
A Ouarzazate, antico snodo dei carovanieri del deserto,
accanto al sovrano, oltre alla ministra delegata Hakima El
Haite, c'era anche Ségolène Royal, l'omologa francese.
I lavori di questa prima centrale che sarà scaldata da 3 mila
ore di sole all'anno, sono partiti nella primavera del 2013.
Finanziata da un consorzio a maggioranza saudita, partecipato
anche dagli spagnoli, Noor 1 è costata 600 milioni di euro.
Quando l'intero progetto sarà completato, il complesso Noor
(luce in arabo) avrà una capacità di 560 megawatt e in totale
punta a generare di qui al 2020 fino a 2 mila megawatt. Per le
altre due centrali occorrono 2 miliardi di euro che sono già
stati stanziati.
Dal punto di vista ecologico, Noor 1 eviterà l'emissione di
2,9 tonnellate di CO2 in 10 anni. (Ansamed)
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Marocco, inaugurata la centrale solare Noor
A Ouarzazate, primo lotto di un progetto da 2,5 miliardi