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Energia: la Turchia mira a diventare un hub del gas per l'Ue

Ma ha pure in progetto di costruire una terza centrale nucleare

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ANKARA, 22 OTT - La Turchia, con i suoi terminali GNL al confine tra Grecia e Bulgaria, ha tutti i numeri per diventare un 'hub' per la distribuzione di gas naturale all'Europa. E' quanto sostiene, come riferisce l'agenzia turca Anadolu, Hizir Hakan Unal, un funzionario della Botas, la società statale turca per i gasdotti. "Le tubature per il trasporto del gas naturale della Turchia potrebbero essere integrate con quelle dell'Ue qualora la Grecia non dovesse costruire un nuovo terminale GNL", ha detto l'esperto. "La Turchia può ricevere un visto d'ingresso per il mercato energetico dell'UE lasciando che Grecia e Bulgaria utilizzino i propri terminali di GNL," ha aggiunto Unal. La Botas costruirà un nuovo gasdotto nella regione nord-occidentale turca di Corlu entro aprile del 2015. "Dopo il completamento della costruzione di questo gasdotto, aumenterà anche la capacità di gas naturale della Grecia", ha detto Unal, aggiungendo che oltre agli accordi sul gas naturale già in atto, la Turchia potrebbe essere un collegamento per il trasferimento di gas verso l'Europa. "I terminali GNL della Turchia sono in grado di offrire accesso a terze parti e ciò significa che i Paesi europei li potrebbero utilizzare", ha detto. La Turchia importa attualmente ogni anno 4 miliardi di metri cubi di GNL dall'Algeria e 1,2 miliardi di metri cubi di GNL dalla Nigeria. Ma oltre a diventare un 'hub' energetico per il gas, la Turchia aspira anche a rendersi autonoma grazie all'energia nucleare. E' proprio questo, infatti, come riferisce la stampa odierna, che ha ribadito il premier turco Ahmet Davutoglu al termine di un incontro con esperti e funzionari del ministero dell'Energia e delle Risorse naturali che lo hanno messo al corrente degli ultimi studi in proposito. "La Turchia - ha detto il premier - costruirà una terza centrale nucleare tra il 2018 ed il 2019, quando avremo personale sufficientemente qualificato per realizzare un progetto di portata nazionale". (ANSAmed).

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