(ANSAmed) - NICOSIA, 6 OTT - Il governo cipriota ha avvertito
quello di Ankara che vi saranno "gravi conseguenze" per la
prosecuzione dei colloqui per la riunificazione dell'isola se le
provocazioni turche nella zona economica esclusiva (ZEE) di
Cipro continueranno e se verrà molestata la compagnia
petrolifera in attività sul posto. Lo ha riferito la Cna citando
dichiarazioni del portavoce governativo Nikos Christodoulides.
Lo scorso 25 settembre la nave per perforazioni petrolifere
Saipem 10000 del consorzio Eni-Kogas ha cominciato le prime
rilevazioni delle riserve di idrocarburi nella ZEE. La
joint-venture italo-coreana - che è concessionaria dei blocchi
off-shore 2, 3 e 9 - dovrà, in base al contratto, trivellare un
minimo di quattro pozzi nei prossimi 12 o 18 mesi.
"Nessun tipo di molestie nei confronti della società che
opera all'interno della zona economica esclusiva della
Repubblica di Cipro è compatibile con l'ordinato svolgimento dei
colloqui", ha detto Christodoulides. Il portavoce ha aggiunto
che venerdì sera la Turchia ha emesso una direttiva per i
naviganti con cui si vieta l'accesso ad alcune aree all'interno
della ZEE di Cipro e il governo di Nicosia ha subito adottato
un'altra direttiva per dimostrare l'illegittimità
dell'iniziativa turca. La questione, ha osservato il portavoce,
è particolarmente sensibile in quanto il passo compiuto da
Ankara è in violazione dei diritti sovrani della Repubblica di
Cipro e dei diritti del consorzio Eni-Kogas che ha firmato un
accordo con Nicosia per operare all'interno della ZEE di Cipro.
(ANSAmed).
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Gas: Cipro ad Ankara, basta molestie in zona perforazioni
Sul posto è al lavoro la nave Saipem 10000 dell'Eni-Kogas