(ANSAmed) - TEL AVIV/BAGHDAD/BEIRUT/18 SET - L'Isis ha
accumulato ''straordinarie risorse economiche'' che gli
consentono di fortificarsi in estese aree della Siria e
dell'Iraq, formando alleanze con le tribu' e altri gruppi di
queste regioni. Lo ha detto - citata da Haaretz - una fonte
israeliana secondo la quale l'Isis controlla zone con 60 pozzi
di petrolio attivi, dai quali ricava dai 3 ai 6 milioni di
dollari al giorno. La fonte ha confermato che Israele ha passato
notizie di intelligence agli Usa.
Secondo fonti irachene, l'Isis guadagna fino a 600.000
dollari al giorno dalle esportazioni illegali di petrolio
estratto da pozzi petroliferi caduti nelle sue mani dal giugno
scorso nel nord della provincia irachena di Diyala. Lo ha
sottolineato oggi il sindaco di una citta' della regione in
un'intervista a giornali locali. I jihadisti, ha detto Oday al
Khadran, sindaco di Khalis, estraggono il petrolio dai pozzi
della regione di Himrin e lo contrabbandano verso la Siria e la
Turchia. "L'Isis - ha sottolineato Khadran - riempie circa cento
autobotti al giorno di greggio, che viene consegnato a
commercianti senza scrupoli a Mosul o in Siria. Qui viene
venduto a mediatori stranieri a circa 4.000 dollari per ogni
autobotte, circa l'80 per cento in meno rispetto ai prezzi di
mercato in Europa". (ANSAmed).
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Isis: fonte Israele, controlla zone con 60 pozzi di petrolio
Fonte Iraq, guadagna 600 mila dlr al giorno da pozzi nel nord