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Libia: creata commissione inchiesta su abusi vendita greggio

Prevista da accordo su riapertura porti bloccati da separatisti

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TRIPOLI, 29 APR - E' stata istituita una commissione per indagare sulle accuse di irregolarità nella vendita di greggio in Libia. Lo ha annunciato il ministro della giustizia libico Salah Marghani. La decisione rientra nell'accordo per la riapertura di alcuni porti bloccati dalla fine di luglio da un gruppo separatista dell'est libico.

I 6 esperti membri della commissione provengono da diverse aree del paese e indagheranno su eventuali furti nella vendita di greggio dai terminal petroliferi, furti denunciati da Ibrahim Jadran, leader del gruppo separatista 'Ufficio Politico della Cirenaica' che nei mesi scorsi ha anche proclamato l'autonomia della regione da Tripoli.

L'accordo tra governo e separatisti per la riapertura di Hariga e Zueitina, due dei quattro terminal petroliferi occupati, è stato raggiunto circa un mese fa e sarebbe stato facilitato da una serie di condizioni. Come si legge nel documento firmato dai responsabili dell'Ufficio Politico della Cirenaica, tra i punti negoziati, oltre alla creazione della commissione d'inchiesta, figurano anche il trasferimento del quartier generale delle forze di sicurezza che proteggono gli impianti petroliferi nella cittadina orientale di Brega e il pagamento degli arretrati alle guardie di sicurezza che bloccavano gli impianti.

Il gruppo ha inoltre chiesto al governo di ritirare l'ordine di intervenire militarmente in Cirenaica per liberare i porti e di non perseguire legalmente i responsabili del blocco.

Rimangono ancora sotto il controllo dei separatisti i porti petroliferi più grandi, Ras Lanuf e Sidra, che secondo il governo potrebbero essere "liberati" entro un mese. (ANSAmed).

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