(ANSAmed) - TUNISI, 29 MAR - Il 14% del cib in Tunisia viene
sprecato tra la raccolta e la vendita. Lo ha detto il presidente
dell'Organizzazione tunisina per l'informazione dei consumatori
(Otic), Lotfi Riahi, scrive l'agenzia di stampa tunisina Tap,
ricordando che secondo i dati pubblicati dall'Organizzazione
delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao),
la media del cibo sprecato prima che raggiunga il consumatore si
attesta tra il 9% e il 10%.
Secondo Rihahi, la Tunisia è al terzo posto nella regione
araba in termini di spreco alimentare, nei ristoranti (16%) e
negli hotel (12%), dietro all'Egitto e al Marocco. A questo
proposito, la stessa fonte ha sottolineato che in Tunisia lo
spreco alimentare raggiunge il picco durante il mese del
Ramadan, deplorando che i tunisini non siano abituati a
riciclare il cibo. Questo livello di spreco è dovuto anche alla
mancanza di abitudini di riciclaggio e di conservazione degli
alimenti nelle famiglie tunisine e all'assenza di una strategia
per gestire e valorizzare le eccedenze di produzione, ha
aggiunto, invitando a migliorare le tecniche di conservazione
per preservare la qualità del prodotto e sottolineando che il
pane è uno dei prodotti alimentari più sprecati in Tunisia
durante il Ramadan. La quantità di pane sprecata nel mese è
stimata in circa 113 tonnellate (il 16% di tutti i prodotti
sprecati).
Tuttavia, Riahi ha affermato che il livello di rifiuti
alimentari di quest'anno è diminuito rispetto agli anni
precedenti, a causa del calo del potere d'acquisto dei
cittadini. Dietro questa diminuzione c'è il forte aumento del
prezzo di cibo, cereali, frutta e verdura, ha affermato,
invitando al consumo razionale e all'acquisto responsabile,
incoraggiando i bambini ad adottare una cultura di consumo
razionale per creare generazioni di consumatori responsabili.
(ANSAmed).
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Tunisia: il 14% della spesa alimentare finisce nella spazzatura
Il pane è il prodotto più sprecato durante il Ramadan