(ANSAmed) - TUNISI, 19 OTT - Una delegazione del Fondo
monetario internazionale (Fmi) sarà in Tunisia dal 5 al 17
dicembre. Lo ha annunciato il governatore della Banca Centrale
della Tunisia, Marouane Abassi, all'agenzia Tap ritenendo che si
tratti di un segnale positivo per rinnovare i contatti tra le
due parti.
Questa visita fa parte di una missione di revisione, in
conformità con le disposizioni dell'Articolo IV dello Statuto
del Fmi, al quale tutti i Paesi membri sono soggetti. La Tunisia
non ospitava una missione simile da due anni. Il governatore che
rappresenta la Tunisia presso il Fmi ha anche indicato che le
riforme discusse con il Fondo sono state concretizzate nella
Legge Finanziaria 2023, compreso l'aumento dell'aliquota Iva per
le libere professioni, riforma che ha permesso di migliorare le
entrate fiscali.
Abassi ha ricordato che nell'ottobre 2022, data della
conclusione di un accordo a livello di esperti tra il Fondo,
nell'ambito dell'Extended Credit Facility, per una copertura di
un importo di circa 1,9 miliardi di dollari, la Tunisia stava
attraversando una crisi causata dalla guerra russo-ucraina che
ha portato ad un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e
degli idrocarburi su scala internazionale. Abassi ha
sottolineato che il deficit della bilancia dei pagamenti si è
ridotto attualmente al 2,1% rispetto all'8,6% alla fine del
2022. Questo deficit dovrebbe raggiungere il 4% alla fine del
2023, evidenziando che tale livello di deficit non era stato
raggiunto da anni. Ma se non si tenesse conto del deficit
energetico, la bilancia dei pagamenti sarebbe in surplus.
"Se verranno compiuti ulteriori sforzi per promuovere la
transizione energetica e ripristinare il tasso di produzione ed
esportazione di fosfato, questo deficit potrebbe essere
superato", ha aggiunto. Sempre secondo il governatore, la
Tunisia è riuscita a ridurre il deficit della bilancia dei
pagamenti grazie al miglioramento delle esportazioni dei settori
tessile e dell'abbigliamento, dell'industria meccanica ed
elettrica e dell'olio d'oliva, all'andamento dei settori dei
servizi tra cui il turismo e ai trasferimenti per i tunisini che
vivono all'estero. Il governatore ha affermato che la Tunisia ha
onorato le fatture dei suoi acquisti e ripagato i suoi debiti,
affermando che è anche in grado di rimborsare la scadenza di 500
milioni di euro prevista per la fine di ottobre 2023. (ANSAmed).
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Delegazione del Fondo monetario torna in Tunisia dopo due anni
Dal 5 al 17 dicembre, focus sulle riforme