(ANSAmed) - RABAT, 5 GIU - Il lavoro informale o in nero
rappresenta i due terzi dei posti di lavoro in Marocco, secondo
l'Alto Commissariato per la Pianificazione (HCP). Lo studio
mette sotto la lente questo tipo di impiego che rappresenta
transazioni e servizi non inclusi nella contabilità nazionale.
Un'economia che priva il governo di 3,4 miliardi di dollari
l'anno di tasse versate.
La quasi totalità dei posti di lavoro nel settore agricolo è
informale (97 per cento), un settore che rappresenta il 14% del
Pil del Paese. Con le ricorrenti siccità che si sono abbattute
sull'agricoltura marocchina, sempre più persone si rivolgono al
settore dei servizi, che ora fornisce il 41% di tutti i posti di
lavoro nel Paese, principalmente in "piccoli lavori al dettaglio
e artigianali". Rispetto ai loro coetanei nel mercato del lavoro
regolare, i dipendenti informali lavorano in media 145 ore in
più all'anno e ricevono uno stipendio cinque volte inferiore. La
produttività dei lavoratori formali è 3,7 volte superiore a
quella delle loro controparti informali, secondo lo
studio.(ANSAmed).
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Due terzi dei posti di lavoro in Marocco sono 'informali'
Per l'erario una perdita da 3,4 miliardi di dollari all'anno