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Portogallo: tre donne al giorno perdono lavoro per maternità

In aumento del 13% rispetto al 2021 secondo dati Commissione per uguaglianza genere

Redazione Ansa

LISBONA - Per ogni giorno del 2022, in Portogallo, tre donne incinte o neomamme hanno perso il posto di lavoro. Sono questi i dati diffusi dalla CITE, la Commissione governativa per l'uguaglianza di genere sul lavoro.

I quasi 1.400 casi comunicati l'anno scorso alla CITE rappresentano un aumento del 13% rispetto al 2021, numero tuttavia ancora inferiore al record negativo degli oltre 2.000 casi registrati nel 2020, anno reso notoriamente difficile dallo scoppio della pandemia. Il problema, anche nel 2022, è che, dei posti creati dal mercato del lavoro portoghese, il 76% è costituito da impieghi precari, dei quali il 53,5% va a lavoratrici donne. Ma questa, denunciano i sindacati, è solo la punta dell'iceberg di tutta una realtà che normalmente sfugge alle analisi. E non mancano, sempre secondo i dati disponibili e sia pure in misura molto minore (una decina di casi in tutto l'anno scorso), i neopapà che restano disoccupati per aver chiesto un congedo parentale.

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