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La Banca centrale Libano non darà più sussidi per la benzina

Importatori ora pagheranno in dollari raccolti su mercato locale

Redazione Ansa

BEIRUT - La banca centrale libanese ha annunciato nelle ultime ore di aver cessato del tutto di erogare dollari statunitensi agli importatori libanesi di benzina.

All'ombra della peggiore crisi finanziaria della storia del Libano, la decisione si inserisce nel quadro del graduale smantellamento del meccanismo dei sussidi statali assicurati per i beni di prima necessità.

La crisi libanese si è palesata alla fine del 2019. E il governo ha dichiarato default nel marzo del 2020. Da allora la lira locale ha perso più del 95% del suo valore rispetto al dollaro statunitense.Gli importatori ora potranno pagare i fornitori stranieri soltanto con i dollari raccolti nel mercato locale libanese senza più contare sull'erogazione della Banca centrale.

L'anno scorso, la Banca centrale aveva anticipato la decisione di cessare di fornire dollari per sovvenzionare l'acquisto di carburanti. Ma di fatto aveva continuato a distribuire dollari a un cambio valutario fittizio che non fosse troppo sconveniente per gli importatori di benzina.

La lira libanese in queste ultime settimane ha perso ulteriormente valore. E ora un dollaro è cambiato a 35mila lire (nel 2019, un dollaro valeva 1.500 lire). Il tasso fittizio creato dalla Banca centrale è di un dollaro per 28mila lire. Il prezzo dei combustibili è salito gradualmente in questi tre anni, ma negli ultimi giorni si sono registrate impennate di prezzi proprio in vista della levata dei sussidi. L'Unione degli importatori di carburante afferma, citata dai media libanesi, che con la cessazione della politica dei sussidi i prezzi saranno più variabili, a seconda del tasso di cambio reale tra dollaro e lira locale. 

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