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Portogallo: 1,1 mld surplus nel primo semestre, è scontro politico

Più entrate da aumento prezzi, opposizioni chiedono misure

Luís Montenegro, presidente dei socialdemocratici in Portogallo

Redazione Ansa

LISBONA - I numeri positivi dell'economia portoghese accendono il dibattito e le divisioni politiche. Secondo i dati del Ministero delle Finanze, nel primo semestre di quest'anno il Portogallo è passato da un disavanzo di 411 milioni di euro registrato a maggio (e già in fase calante rispetto al periodo omologo dell'anno precedente) a un surplus di oltre 1,1 miliardi a giugno. I motivi risiedono negli ulteriori alleggerimenti delle misure pandemiche, nella diminuzione graduale della disoccupazione, ma soprattutto in una crescita del 28% delle entrate fiscali, in particolare l'Iva, a causa dell'aumento dei prezzi. Per questo motivo le opposizioni chiedono immediati investimenti in misure capaci di mitigare gli effetti dell'inflazione. "È immorale che lo Stato tenga il denaro in cassaforte quando la gente non ha i soldi per le spese essenziali", aveva dichiarato pochi giorni fa Luís Montenegro, presidente dei socialdemocratici (di centrodestra) durante un comizio alla festa del partito.

I comunisti intanto manifestano "giusta indignazione" per gli extraprofitti delle imprese energetiche e sfidano il governo socialista a tassarli. Proprio in queste ore la petrolifera nazionale Galp ha reso noti risultati che registrano utili per 420 milioni di euro nel primo semestre, ossia un aumento del 153% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La proposta del Pcp ha finora trovato reazioni molto caute in seno al governo e un no netto dei partiti di centrodestra e del mondo imprenditoriale.

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