(ANSAmed) - NAPOLI, 18 LUG - Come risposta regionale alla
pandemia di COVID-19, l'Unione per il Mediterraneo (UpM) ha
lanciato e finanziato un regime di sovvenzioni per la promozione
dell'occupazione nel 2020 per migliorare la situazione
occupazionale, in particolare nei paesi del Mediterraneo
meridionale e orientale, e per mitigare le sfide del mercato del
lavoro. Le persone già più vulnerabili agli shock economici e
alla mobilità ridotta, come i lavoratori occasionali, gli
operai, i giovani e le donne, sono state particolarmente colpite
e sono quindi i principali gruppi target.
Questo il tema al centro della prima edizione del regime di
sovvenzioni per la promozione dell'occupazione che si è svolta
la settimana scorsa a Barcellona e che nella cerimonia di
chiusura ha riunito promotori e beneficiari dei quattro progetti
finanziati ed esperti del lavoro provenienti da tutta la
regione. I quattro progetti finanziati hanno beneficiato più di
18.000 persone in sette paesi euromediterranei: Grecia, Italia,
Giordania, Libano, Malta, Marocco e Tunisia, per un budget
complessivo di 1,13 milioni di euro. Tra i progetti spicca il
"Flower" per promuovere le opportunità del mercato locale per
l'emancipazione e la resilienza delle donne, in particolare le
agricoltrici come imprenditrici agricole, affrontando i diritti
socio-economici e i rischi per la salute cogliendo le
opportunità offerte dalla conoscenza della legge, dei fondi e
dei mercati. Il progetto ha formato in Marocco e Tunisia 1.000
lavoratrici, 20 cooperative femminili, 20 coach locali per un
impatto a lungo termine.
Il progetto MAST, Alleanza Mediterranea per il Turismo
Sostenibile post COVID-19, promuove nuovi modelli di turismo
sostenibile e ne assicura una ripresa resiliente nella regione.
Con l'obiettivo di promuovere la cultura, sostenere le comunità,
creare posti di lavoro e proteggere il patrimonio, MAST ha
lavorato in 5 Paesi per proporre 37 nuove idee imprenditoriali,
formare e guidare 300 imprenditori e lavoratori del turismo,
costruire sinergie con una rete di 3.000 stakeholder. Il RISE,
Resilienza ed innovazione per il rafforzamento dello spirito
imprenditoriale, punta a stimolare la creazione di posti di
lavoro, soprattutto per le donne e i giovani. Il progetto ha
aiutato le micro, piccole e medie imprese in Marocco e Tunisia,
fornendo formazione a 20 PMI con 120 dipendenti, 40
organizzazioni sociali con 200 tecnici, 100 giovani aspiranti
imprenditori. Il "Searched", infine, rinforza l'occupazione e
favorisce le attività imprenditoriali, promuovendo le PMI nel
settore agroalimentare in Tunisia e Giordania e nel settore
dell'efficienza energetica in Libano. Il progetto prevede una
formazione di capacity building per i disoccupati al fine di
rafforzare le loro competenze. Il progetto ha formato, tra
l'altro, oltre 80 giovani laureati e 40 giovani agricoltori.
Questa è stata la prima edizione del Grant Scheme on Jobs,
Trade and Investment con l'intento di continuare nei prossimi
anni. L'iniziativa mette in evidenza la determinazione
dell'Unione per il Mediterraneo a rispondere alla crisi
economica a livello regionale, nazionale e locale, migliorando
la situazione occupazionale nella regione, nonché il contesto
imprenditoriale per gli imprenditori e le PMI. L'iniziativa è
supportata dall'Agenzia tedesca per la cooperazione allo
sviluppo, che fa parte del Ministero tedesco per la cooperazione
e lo sviluppo economico (BMZ).(ANSAmed). (ANSA).
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Da UpM 4 progetti in risposta lavoro a covid in Mediterraneo
18mila giovani formati per futuro in 7 Paesi Euromediterranei