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Tunisia: Apad, aumentare la coltivazione di colza entro il 2030

Per ridurre le importazione di oli vegetali

Redazione Ansa

TUNISI - Per ridurre le importazioni di oli vegetali e raggiungere l'autosufficienza in questo tipo di prodotto, la Tunisia ha bisogno di aumentare la superficie coltivata a colza a quasi 100mila ettari entro il 2030. Lo ha affermato il presidente dell'Associazione per l'agricoltura sostenibile (Apad), Abdelaziz Bouhejba, in occasione del suo intervento all'Incontro sui semi oleosi nel Maghreb.

"La Tunisia è stata in grado di ridurre le sue importazioni di 70 milioni di dinari, dopo aver abbracciato la rotazione delle colture, in particolare della colza", ha detto Bouhejba, sottolineando l'importanza di richiamare l'attenzione dei ministeri dell'agricoltura, del commercio e dell'economia sull'efficacia della rotazione delle colture. La coltivazione della colza non è diffusa nel Mediterraneo meridionale, ha detto ancora il presidente dell'Apad aggiungendo che "questa coltura è importante per la produzione di oli vegetali ma anche per sopperire alla mancanza di input per l'industria dei foraggi".

"In Tunisia, gli agricoltori hanno iniziato a interessarsi a questa coltura da 8 anni. La colza è benefica per la fertilità del suolo e potrebbe aiutare a migliorare la qualità della produzione delle colture da campo, compreso il grano", ha ricordato Bouhejba evidenziando come la superficie coltivata a colza sia passata da soli 400 ettari nel 2014 a 15.000 ettari nel 2021, con 600 agricoltori impegnati in questo tipo di coltivazione.

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