(ANSAmed) - TEL AVIV, 31 GEN - Già provati duramente dalla
quinta ondata di Covid, gli israeliani devono in questi giorni
fare i conti anche con forti aumenti dei prezzi preannunciati
per l'inizio di febbraio. Riguardano non solo numerosi generi
alimentari, ma anche la corrente elettrica e la benzina che da
domani raggiungerà il prezzo record negli ultimi sette anni di
6,71 shekel al litro (un euro equivale a 3,55 shekel).
Nei social c'è grande fermento e la scorsa notte una
televisione commerciale, Canale 13, ha anche acceso la miccia di
una 'Rivolta della pasta'. Ricordando che dieci anni fa una
vasta campagna di boicottaggio di consumatori costrinse i
produttori di un formaggio bianco morbido a ridurne i prezzi,
ieri l'emittente ha preso di mira una particolare confezione di
'penne' di un'azienda locale venduta a 5,90 shekel. Il suo
prezzo dovrebbe ulteriormente salire a febbraio.
I venti di rivolta contro il caro prezzi hanno subito avuto
grande eco sulle prime pagine dei giornali e in numerosi siti
internet. Preoccupato anche il ministro delle finanze Avigdor
Lieberman secondo cui gli aumenti dei prezzi, mentre il pubblico
lotta contro il Covid, denotano "cinismo ed irresponsabilità".
Ha anche minacciato sanzioni se il suo appello alla moderazione
non fosse recepito dalle grandi compagnie alimentari. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Israele: aumentano i prezzi, tv lancia 'rivolta della pasta'
In aumento anche corrente elettrica e benzina