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Turchia: crollo della lira dopo l'espulsione degli ambasciatori

Unione europea, Turchia liberi Kavala come chiede la Cedu

Turchi cambiano soldi in un ufficio di cambio a Istanbul

Redazione Ansa

ISTANBUL - La lira turca tocca l'ennesimo record negativo in seguito all'espulsione ordinata dal presidente Recep Tayyip Erdogan di 10 ambasciatori occidentali in Turchia, tra cui quelli di Usa, Germania e Francia. La valuta nazionale turca si è svalutata di oltre il 2% in un giorno arrivando a sfondare la barriera di 1 dollaro per 9,80 lire turche e di 1 euro per 11,40 lire.

Sabato Erdogan ha ordinato l'espulsione degli ambasciatori di Canada, Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Usa, dopo che questi hanno pubblicato un appello per la scarcerazione del dissidente Osman Kavala.

Gli ultimi record negativi toccati con l'apertura dei mercati dalla lira turca si sono registrati mentre è atteso, secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, un taglio al 16% degli interessi sui prestiti da parte delle banche statali turche in linea con la scelta della Banca centrale di abbassare di 200 punti base i suoi tassi di riferimento. Tra le banche interessate ci sarebbe anche Halk Bank, coinvolta in un'inchiesta negli Usa con l'accusa di aver contribuito a creare uno schema per evadere le sanzioni americane contro l'Iran.

L'ennesimo tonfo della valuta nazionale turca seguito all'ordine di espulsione degli ambasciatori arriva a pochi giorni dal declassamento della Turchia da parte della Financial Action Task Force, organizzazione intergovernativa che si occupa di combattere il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento al terrorismo.

Intanto il capo delegazione dell'Unione europea in Turchia, Nikolaus Meyer-Landrut, ha ribadito in un'intervista oggi con Bbc Turkce che è dovere della Turchia osservare la decisione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) che dal 2019 chiede la scarcerazione di Kavala. "Come i membri fondatori del Consiglio d'Europa e come tutti gli Stati membri è necessario che anche la Turchia si adegui alle decisioni delle istituzioni del Consiglio. La Cedu ad esempio è una di queste istituzioni e ci aspettiamo che le sue decisioni vengano osservate anche dalla Turchia", ha affermato Meyer-Landrut. A causa dell'inadempienza, il Consiglio d'Europa ha fatto sapere che a fine novembre potrebbe aprire un provvedimento disciplinare contro la Turchia.

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