(ANSAmed) - MADRID, 1 SET - Una delle priorità del governo di
centrosinistra spagnolo per l'autunno alle porte è approvare "un
aumento immediato" del salario minimo, misura che stabilisce la
barriera remunerativa sotto la quale la paga di un lavoratore è
considerata illegale. Lo ha detto il premier Pedro Sánchez in un
discorso di presentazione dei piani del governo dopo la sosta
estiva. Attualmente il salario minimo in Spagna è di 950 euro al
mese. A differenza rispetto al Paese iberico e ad altre nazioni
europee, in Italia non c'è una norma nazionale che fissa il
salario minimo.
Nel suo intervento, Sánchez ha affermato che le priorità del suo
governo - formato da una coalizione tra il Partito Socialista e
Unidas Podemos e rinnovato a luglio con un rimpasto storico -
sono quelle di "far coincidere la ripresa economica" dopo la
pandemia "con più giustizia sociale", attraverso "l'unità di
attori pubblici e privati" e "avanzare con un'agenda riformista
grazie ai fondi europei".
Tra le principali sfide che lo attendono nel futuro prossimo,
secondo quanto sostenuto dalla maggior parte degli osservatori,
ci sono le riforme del mercato del lavoro - indicata da
Bruxelles come uno dei requisiti per ottenere gli aiuti del
Recovery - e quella delle pensioni. Tra le emergenze più
immediate, c'è l'aumento continuo e su livelli sempre più
insostenibili per molte famiglie e aziende dei prezzi
dell'elettricità. "Abbiamo agito e continueremo ad agire" per
frenare questi incrementi, ha affermato a proposito Sánchez.
(ANSAmed).
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