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Premier Libia, Italia partner migliore per la ricostruzione

Di Maio, Libia nuova e unita, da nostre imprese rinnovata fiducia

Forum italo-libico alla Farnesina

Redazione Ansa

ROMA - L'Italia e la Libia "al livello storico hanno sempre cooperato, l'Eni è tra i nostri partner più grandi per il petrolio" ma anche in materia di infrastrutture il rapporto con l'Italia "è molto forte e ci dispiace che lo scambio commerciale si sia abbassato, il nostro obiettivo è incrementarlo. Dobbiamo ricostruire scuole, ospedali, infrastrutture, vogliamo tornare alla produzione di 3-4 milioni di barili al giorno e rilanciare i settori dell'economia. E il miglior partner siete voi". Lo ha detto il premier libico Abdulhamid Al Dabaiba, intervenendo al business forum italo-libico alla Farnesina.

"Possiamo contare oggi su una Libia nuova e unita. È grazie agli imponenti sforzi del Governo di Unità Nazionale, qui rappresentato dal primo ministro Dabaiba, che le nostre imprese possono guardare alla Libia con rinnovata fiducia", ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo al business forum. La presenza di Dabaiba, ha aggiunto, "conferisce altissimo valore a questa riunione, che costituisce un ulteriore tassello del percorso di rilancio del partenariato che Italia e Libia hanno intrapreso dai giorni successivi alla formazione dell'autorità transitoria unificata".

"Le migliori forze produttive italiane vogliono essere protagoniste del rilancio del nostro partenariato industriale e del processo di ricostruzione del Paese, a partire dalle esigenze che i nostri amici libici considerano prioritarie", ha proseguito Di Maio. "Ho voluto fortemente - ha aggiunto - che la prima visita ufficiale del primo ministro Dabaiba in Italia fosse arricchita da un segmento economico di alto livello. Vogliamo che i nostri imprenditori possano costruire interazioni privilegiate con il governo di unità nazionale".

"Le aziende presenti oggi rappresentano le eccellenze del sistema produttivo italiano. La maggior parte di esse - ha detto ancora Di Maio - può contare su una presenza di lungo corso in Libia, che non è mai venuta meno, nemmeno nelle fasi più critiche. Vogliamo continuare a mettere al servizio della società civile libica il meglio delle capacità e delle competenze del nostro tessuto industriale. Mi riferisco anzitutto a settori cruciali per la ripresa come le infrastrutture, i trasporti e l'energia anche da fonti rinnovabili". "Italia e Libia - ha aggiunto - possono inoltre essere partner stretti e strategici in ambiti ad alto contenuto tecnologico, come le telecomunicazioni e la telemedicina. Al contempo, ritengo cruciale che le nostre imprese possano operare in una cornice favorevole a nuovi investimenti, che necessita anche di stabilizzazione finanziaria, di un clima di fiducia per le imprese e delle necessarie condizioni di sicurezza per operare".

"L'Italia non ha mai abbandonato la Libia e l'ambasciata ha sempre continuato ad operare anche nei momenti più difficili", ha sottolineato Di Maio. "Ora siamo impegnati a rafforzare ulteriormente la presenza istituzionale italiana in Libia, attraverso l'imminente riattivazione del consolato generale a Bengasi e l'apertura di un consolato onorario a Sebha, in Fezzan. Nei prossimi mesi, inoltre, rafforzeremo anche la nostra presenza a Tripoli, con un desk promozionale per le imprese italiane e un addetto culturale presso la nostra ambasciata", ha concluso il ministro.

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