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Petrolio: Libia, Noc ordina ripresa produzione sito Hariga

Revoca stato di forza maggiore porto, riparte export

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 26 APR - La Compagnia petrolifera libica (Noc) ha annunciato la revoca immediata dello stato di forza maggiore al porto di Marsa al Hariga ordinando contestualmente alle società gestrici di riprendere la produzione e quindi l'esportazione. Lo si legge in un comunicato della Noc dopo una riunione di emergenza della presidente della Compagnia, Mustafa Sanallah, con i rappresentanti della Arab Gulf Oil Companies, Sirte e Ras Lanuf, a Bengasi. Secondo la Noc, nell'incontro presieduto da Rifaat Al Abbar, sottosegretario al Ministero del petrolio e del gas, si è discusso delle sfide che devono affrontare le aziende. Le parti hanno convenuto di emanare una dichiarazione aggiornata riguardo ai debiti accumulati dalle società del settore petrolifero, in preparazione del pagamento delle loro quote, entro 60 giorni da oggi, con priorità da assegnare alle società libiche.

La dichiarazione della Noc precisa che verrà scelta una società specializzata di buona reputazione e un elevato rating creditizio per valutare le strutture del settore, compresi superfici, pozzi e serbatoi, con l'obiettivo di sviluppare piani per mantenere l'integrità e la manutenzione di tutti i beni di proprietà dello Stato, a condizione che la valutazione sia effettuata in modo rapido.

La settimana scorsa l'Unsmil aveva rilasciato una nota, in cui affermava la sua preoccupazione per il recente blocco della produzione petrolifera a Marsa al Hariga, affermando l'impossibilità di mettere in atto altri imminenti blocchi. La produzione ininterrotta di petrolio e il mantenimento dell'indipendenza e dell'imparzialità della Compagnia petrolifera (Noc), rimangono una pietra angolare vitale per la stabilità economica, sociale e politica della Libia, aveva dichiarato l'Unsmil. Il comunicato arrivava in risposta alle lamentele del presidente della Noc, Mustafa Sanallah, per la mancata assegnazione dei fondi da parte della Banca Centrale alle sue varie filiali.(ANSAmed).

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