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Di Maio a Dubai, con Expo opportunità per imprese italiane

Collaborazione su startup strategia vincente, quasi 12mila italiane

Redazione Ansa

ROMA - "Con il ministro degli Esteri emiratino abbiamo discusso delle nuove opportunità che avremo durante quest'anno attraverso le nostre imprese italiane ed emiratine anche grazie all'Expo di Dubai che permetterà a tanti Paesi di condividere le proprie tecnologie e la propria cultura, e mettere insieme i propri obiettivi per i prossimi 20 anni". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ieri ha incontrato ad Abu Dhabi l'omologo emiratino, sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan. "Stamattina - ha aggiunto il ministro da Dubai - ho partecipato a un incontro con le start-up che grazie agli investimenti del ministero degli Esteri e dell'Ice oggi possono avere l'opportunità di vedere finanziata la propria idea innovativa dall'Innovation center di Dubai" e vederla "affermata anche in mercati stranieri".

"Negli ultimi due anni, il Global Start-up Program - lanciato dall'Ice - è stato un elemento importante della collaborazione tra Italia ed Emirati arabi uniti. Ho personalmente promosso il Memorandum d'intesa che ha permesso di lanciare questo programma. Sono convinto che l'attenzione all'innovazione, abbinata all'intuito imprenditoriale, sia una strategia vincente", ha sottolineato Di Maio, intervenendo alla Dubai Future Foundation, nel corso della sua visita negli Emirati dove domani inaugurerà anche il Padiglione Italia dell'Expo Dubai.

"L'ultimo rapporto di Ice sulle start up innovative italiane presenta numeri molto promettenti in tal senso. E vedo con grande soddisfazione che una componente importante di startupper qui è italiana. Se ne contano quasi 12.000, con un capitale sociale complessivo che supera i 700 milioni di euro. Abbiamo start-up attive in molti e diversi settori: servizi alle imprese, manifatturiero, commercio", ha aggiunto il ministro sottolineando anche "l'importante presenza femminile e di giovani nella loro compagine sociale (il 42,6% include almeno una imprenditrice, il 19% è a prevalente gestione giovanile)".

"Aumenta anche la presenza di imprenditori stranieri, a testimonianza di un mercato delle start-up sempre più integrato.

Ritengo fondamentale, in questo senso, favorire la cooperazione internazionale. Dobbiamo creare occasioni di scambio reciproco, specie con Paesi dinamici come gli Emirati", ha sottolineato ancora Di Maio, dicendosi "certo che i nostri incubatori nazionali accoglieranno volentieri start-up emiratine".

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