(ANSAmed) - NAPOLI, 04 FEB - Delineare il futuro
dell'economia globale durante la pandemia. e' questo il punto di
partenza del saggio "Africa&Gulf, Atlante dei Paesi in crescita
nell'era del coronavirus" a cura di Maurizio Guandalini.
Un volume che guarda alla ripartenza, partendo dal
presupposto che non si può continuare a dire ai giovani che
tutto va male e che andrà peggio ma che invece invita, a
ricominciare a rimettere in moto l'economia, da due macro aree
di paesi foriere di occasioni: l'Africa e il Golfo, con gli
occhi verso Expo Dubai 2021, che partirà il 1 ottobre per
concludersi il 31 marzo 2022.
"Il 2020 - spiega l'autore - è stato un anno difficile. I
mercati globali, per la prima volta, dopo decenni di espansione,
hanno subito una pesante battuta d'arresto in termini di scambi
e circolazione di merci e persone, con una contrazione su scala
mondiale dei principali indicatori macroeconomici. Un aiuto per
la ripartenza potrebbe arrivare dall'altra sponda del
Mediterraneo. Expo Dubai 2021 offrirà un ventaglio di
opportunità in un'ampia gamma di settori per le aziende
italiane, grazie alle solide relazioni tra i due Paesi e
all'appeal dei prodotti Made in Italy nella regione".
Nel volume si illustra anche che, come la Cina ha capito
perfettamente, l'area del Nord Africa e Med-Golfo e quella
vicina dell'Africa Subsahariana avranno un ruolo di primo piano
nel prossimo futuro.
I saggi raccolti da Maurizio Guandalini, uno dei più
qualificati analisti indipendenti del sistema finanziario
globale, aiutano a leggere i segnali che contribuiranno a
delineare il futuro post-crisi della regione, dai dati
sull'e-commerce e sulla digitalizzazione, in espansione in
alcune aree a maggior sviluppo del continente africano,
all'inizio di riconversione verso ecologia, turismo e logistica
dei paesi del Golfo. Africa&Gulf chiama a raccolta una serie di
energie per studiare i modi della ripartenza, perché
l'integrazione economica globale rimane il miglior antidoto
contro la pandemia: "È l'unica soluzione per dare vitalità a
sistemi economici deboli e frammentati - spiega Guandalini
nell'introduzione - l'impronta del commercio internazionale,
delle rotte millenarie, dei traffici delle merci, le relazioni
imprenditoriali tra Pesi diversi e lontani, la globalizzazione,
appunto, è il baricentro di ogni percorso di rimise en forme".
(ANSAmed).
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In un saggio ripartenza economia da Africa e Golfo Persico
Guandalini raccoglie scritti analisti,partendo da occasione Expo