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Tunisia: secondo produttore mondiale di olio dopo Spagna

Nel 2019/20 con il 12% produzione secondo l'Onh

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 13 NOV - La Tunisia è stata il principale esportatore mondiale di olio d'oliva, al di fuori dei Paesi dell'Unione europea, per la campagna 2019/2020. Lo ha detto il presidente dell'Ufficio dell'Olio tunisino (Onh), Chokri Bayoudh, all'agenzia Tap, assicurando che, nonostante le ripercussioni della pandemia da Covid-19, la Tunisia è stata in grado di mantenere il suo vantaggio sulla mappa globale delle esportazioni di olio d'oliva, con l'Unione europea ad assorbire quasi l'80% delle sue esportazioni.

Durante la campagna 2019-2020, la Tunisia ha esportato 365 mila tonnellate di olio d'oliva per un valore totale di circa 2.225 miliardi di dinari (circa il 4,25% del bilancio statale per il 2020), in 54 paesi. La Tunisia rimane anche il principale esportatore di olio d'oliva in Canada e negli Stati Uniti con 55.000 tonnellate. La produzione tunisina di olio d'oliva ha raggiunto un record durante la campagna di raccolta 2019-2020, di 400mila tonnellate, ha detto Chokri, ricordando che in termini di produzione la Tunisia occupa il secondo posto al mondo dopo la Spagna, responsabile di una quantità tra il 40 e il 60% della produzione mondiale, pari a 3 milioni di tonnellate. La produzione tunisina 2019-2020 rappresenta il 12% della produzione mondiale di olio d'oliva.

Chokri ha anche parlato delle difficoltà che hanno segnato campagna dell'olio d'oliva di quest'anno, comprese le difficoltà di marketing e il calo dei prezzi sui mercati internazionali, e ricordato gli interventi dell'Onh attraverso la raccolta diretta dell'olio d'oliva dai produttori e l'attuazione di un programma di stoccaggio di 100.000 tonnellate, al fine di garantire un certo equilibrio dei prezzi.

La Tunisia mira ad esportare 50mila tonnellate di olio d'oliva confezionato entro il 2025, con il sostegno del Fondo per la promozione dell'olio d'oliva confezionato che sostiene la commercializzazione di questo prodotto su mercati internazionali. Bayoudh, inoltre, ritiene che i costi di confezionamento siano molto elevati, il che richiede investimenti significativi, visto un budget molto modesto del Fondo che non supera i 4 milioni di dinari annui.

La Francia è il principale acquirente di olio d'oliva confezionato nel 2020, con acquisti di circa 16.000 tonnellate, seguita dalla Germania. Bayoudh ha anche sottolineato l'orientamento verso la diversificazione dei mercati di esportazione dell'olio d'oliva tunisino, indicando che i mercati indiano e brasiliano sono tra i nuovi mercati che sono stati presi di mira dalle esportazioni nazionali durante la campagna.

(ANSAmed).

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