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Digitale e clima, idee dei giovani per futuro dell'area Mena

Dibattito virtuale a conclusione Young Mediterranean Voice

Redazione Ansa

NAPOLI - "E' necessario incoraggiare nel periodo del covid l'internazionalizzazione dell'istruzione universitaria nella Regione MENA (Middle East North Africa), adottando nuovi modelli come il 'Virtual exchange', che costituisce una via d'uscita dall'attuale situazione". Questa la direzione indicata da Hayat, giovane studentessa marocchina che ha partecipato al dibattito virtuale che ha concluso l'edizione online dello Young Mediterranean Voices (YMV), l'iniziativa organizzata ogni anno dalla Fondazione Anna Lindh per tenere in connessione la società civile, il mondo universitario e i policy-makers della sponda sud del Mediterraneo e dell'Europa.

Il programma Young Mediterranean Voices da cinque anni punta a fornire ai giovani cittadini i mezzi per rafforzare la cultura del dialogo e creare una consapevolezza condivisa in tutto il Mediterraneo per indirizzare i problemi che attraversano l'area.

All'edizione 2020 hanno partecipato oltre 40 giovani da 18 Paesi, che sono stati impegnati in sessioni di dibattito che hanno coinvolto anche funzionari di alto livello dell'Unione Europea oltre a Oliver Varhelyi, commissario Ue per la politica di vicinato e l'allargamento. Tra i temi toccati anche il clima, con Giorgos, un giovane della Grecia che ha proposto la creazione di un comitato internazionale di esperti ambientali per fornire indicazioni autorevoli, indipendenti e interdisciplinari alle organizzazioni di imprese e ai governi sui vantaggi che le politiche eco-friendly possono portare. I giovani hanno anche indirizzato idee su digitalizzazione, crescita economica sostenibile e occupazione.

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