(ANSAmed) - TUNISI, 02 OTT - La crescita economica in
Tunisia dovrebbe attestarsi al -8% nel 2020, prima di tornare al
4% nel 2021, secondo le nuove prospettive economiche regionali
pubblicate dalla Banca europea per la ricostruzione e lo
sviluppo (Bers). Le previsioni precedenti pubblicate relative
a maggio 2020 prevedevano una crescita negativa per la Tunisia
del -2,5% nel 2020, prima di salire al 2,5% nel 2021. La Banca
europea per la ricostruzione e lo sviluppo ha stimato al ribasso
le previsioni per le economie emergenti in cui investe, in
considerazione delle misure per contenere l'impatto
dell'epidemia da coronavirus, durata più a lungo di quanto
previsto. La Bers prevede attualmente una contrazione
complessiva nelle sue economie del 3,9% quest'anno e un ritorno
alla crescita il prossimo anno del 3,6%. Le precedenti
previsioni pubblicate a maggio avevano invece previsto un calo
del 2020 del 3,5% e una ripresa più forte del 4,8% nel 2021.
L'economista capo della Bers, Beata Javorcik, ha dichiarato: "La
produzione nelle regioni della Bers si è contratta bruscamente
nel secondo trimestre del 2020 di circa l'8,2% su base annua. In
molte economie la contrazione è stata maggiore dei cali
osservati durante la crisi finanziaria globale. La velocità di
ripresa dovrebbe essere simile a quella osservata all'indomani
di quella crisi, con i livelli pre-pandemici del PIL che
torneranno verso la fine del 2021 ". La produzione nella regione
del Mediterraneo meridionale e orientale dovrebbe contrarsi
dell'1,3% nel 2020 a causa di misure di contenimento, calo del
turismo, calo della domanda esterna e rallentamento degli
afflussi di investimenti esteri diretti. Il Pil potrebbe
rimbalzare al 4,4% nel 2021, a condizione dell'attuazione delle
riforme e della riduzione dell'incertezza politica. L'Egitto è
l'unica economia in tutte le regioni della BERS che
probabilmente sfuggirà alla recessione nell'anno solare 2020,
con una crescita prevista del 2,0% supportata in parte da grandi
progetti di edilizia pubblica e da un boom nel settore delle
telecomunicazioni. Le economie della Bers hanno subito pressioni
sulla domanda e sull'offerta a causa delle misure interne per
contenere la pandemia, mentre gli shock esterni hanno incluso
prezzi bassi delle materie prime, contrazione delle
esportazioni, un crollo del turismo e un calo delle rimesse. La
Bers investe nelle economie emergenti dell'Europa centrale e
orientale fino all'Asia centrale, al Medio Oriente e al Nord
Africa, promuovendo principalmente il settore privato e
sostenendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Le esportazioni
dalle regioni della Bers sono diminuite di oltre il 14% nella
prima metà del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. Il
turismo internazionale e nazionale è diminuito drasticamente,
con il calo del 65% degli arrivi di turisti internazionali nelle
regioni della Bers nei primi sei mesi del 2020, rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente. (ANSAmed) (ANSA).
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