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Marocco, turismo: la sfida di Marrakech al Coronavirus

"Riaprire ad ottobre per salvare la coda della stagione"

Redazione Ansa

(ANSA) - RABAT, 21 SET - Marrakech sfida il Covid. I professionisti del turismo decidono di aprire le porte della città ocra e scommettere sugli ultimi brandelli di stagione invernale, a partire dalla festività di Ognissanti, per salvare un anno crollato a picco sotto i colpi del Coronavirus.

Operatori del settore pubblico e privato hanno preso la decisione all'unanimità e concordato di agire in perfetta sinergia. Una "riapertura responsabile", si legge delle riunioni riunioni concluse nel fine settimana.

Un piano che si muove attorno a tre "R", riapertura, rilancio e rinnovo. "Si torna a vivere con il virus, un imperativo per rimettere in moto il sistema nel rispetto dei protocolli sanitari, bisogna agire di sponda con i partner internazionali per riconquistare la fiducia dei mercati e la confidenza dei clienti".

Un segnale confortante arriva dal settore del trasporto aereo deciso a tornare in pista con 27 collegamenti settimanali e un alleggerimento delle condizioni di volo come per esempio la soppressione del tampone sierologico e il test Prc portato a 72 ore di validità invece delle 48 attuali.

I grandi alberghi sono a favore del protocollo d'intesa, fianco a fianco delle migliaia di piccoli riad, le strutture più caratteristiche dell'accoglienza turistica marocchina. La Mamounia annuncia la riapertura delle sue storiche porte a partire dal 16 ottobre, dopo il restauro globale a cui si è sottoposto in questo periodo di chiusura forzata; il Royal Mansour il 15 e il Four Seasons, anticipando tutti, il primo del mese. I ristoranti hanno già ottenuto l'autorizzazione a chiudere alle 23, invece che alle 22 delle ultime settimane. Il Jardin Majorelle, cuore pulsante dei musei cittadini, torna ad ospitare visitatori dal primo ottobre, con tariffe speciali per i residenti. (ANSA).

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