(ANSAmed) - IL CAIRO, 3 APR - Sta sfiorando ormai i quattro
miliardi di dollari la perdita economica stimata dalla Compagnia
petrolifera libica Noc in seguito alle chiusure di oleodotti e
terminal imposte dal generale Khalifa Haftar nella sua campagna
per la conquista di Tripoli.
La stima di 3,89 miliardi di dollari di perdite accumulatesi
dal 17 gennaio è stata pubblicata sulla pagina Facebook della
Noc ieri, all'antivigilia del primo anniversario del lancio
dell'attacco a Tripoli scattato il 4 aprile dell'anno scorso.
In seguito al blocco, la produzione è scesa da 1,22 milioni a
meno di 93 mila barili al giorno, risulta da una tabella
pubblicata della Compagnia petrolifera nazionale.
Si tratta di un danno enorme se si pensa che il Pil annuo
libico ammonta 56,3 miliardi di dollari, secondo dati della
Banca mondiale elaborati al 2019 dal sito Trading Economics.
Haftar, proprio il giorno prima della conferenza di Berlino
sulla Libia del 19 gennaio, aveva fatto bloccare il carico di
greggio da cinque porti sotto il suo controllo, tra cui i due
maggiori del Paese, Sidra e Ras Lanuf.
Attraverso la chiusura di valvole in due oleodotti il giorno
dopo, il generale ha fatto fermare la produzione fra l'altro al
giacimento di Sharara, il più grande di Libia, a quello di
Hamada e in due operati anche da Eni (El Feel, cioè
"l'elefante", e Bu-Attifel). Il blocco viene spiegato da
analisti come Tim Eaton di Chatham House con la dichiarata
convinzione di Haftar che la Noc parteggi per Tripoli.
(ANSAmed).
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Libia: blocco del petrolio verso i 4 miliardi di perdite
Produzione quasi azzerata dopo chiusure imposte da Haftar