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Libia: Noc, 1 miliardo perso per il blocco del greggio

Compagnia, 'produzione scesa a 187 mila barili, basta chiusure'

Redazione Ansa

IL CAIRO - Hanno raggiunto quasi il miliardo di dollari le perdite economiche causate dal blocco di terminal petroliferi ed oleodotti imposti in Libia da forze fedeli al generale Khalifa Haftar dal 18 gennaio scorso. E' quanto risulta da un bollettino pubblicato su Facebook dalla Compagnia petrolifera nazionale libica (Noc) che "annuncia una riduzione della produzione di greggio a 187.337 barili al giorno" e "perdite risultanti dalle chiusure illegittime di 931.775.672 dollari americani".

La "produzione media giornaliera prima della dichiarazione di forza maggiore il 18 gennaio" era di 1,22 milioni di barili al giorno, ricorda il bollettino riferendosi implicitamente al blocco di cinque porti della Mezzaluna petrolifera sul golfo della Sirte e di due oleodotti nel sud-ovest. "La Noc reitera i propri appelli a mettere fine alla chiusura irresponsabile e illegale degli impianti petroliferi e chiede la loro riapertura al fine di una ripresa immediata delle operazioni di produzione per il bene della Libia e del suo popolo", si afferma ancora nel bollettino.

Haftar, proprio il giorno prima della conferenza di Berlino sulla Libia del 19 gennaio, aveva fatto bloccare il carico di greggio da cinque porti sotto il suo controllo, tra cui i due maggiori del Paese, Sidra e Ras Lanuf. Attraverso la chiusura di valvole in due oleodotti il giorno dopo, il generale ha fatto bloccare dopo anche il giacimento di Hamada e ridurre la produzione sia in quello di Sharara, il più grande di Libia, sia a El Feel, operato anche da Eni.

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