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Fabbrica di tv cinese Konka apre impianto in Egitto

Produrrà televisori a LED. 'Egitto è porta al mercato africano'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 2 AGO - Il principale costruttore cinese di televisori, il Konka Group, ha annunciato l'inaugurazione di una sua fabbrica di TV a LED in Egitto, nella provincia di Beni Suef, a sud del Cairo.

Con un investimento di 30 milioni di dollari, la nuova sede prevede di raggiungere una capacità produttiva annua di 600.000 televisori a LED, offrendo lavoro a oltre 600 egiziani. "L'Egitto ha una popolazione numerosa, una condizione politica stabile e un ambiente e politiche di investimento relativamente buone. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di costruire la nostra fabbrica qui", ha detto a Xinhua Zhou Chi, direttore generale della divisione commerciale internazionale di Konka.

Zhou ha affermato che la fabbrica di Konka in Egitto può essere una porta per i suoi prodotti nel mercato africano, poiché l'Egitto è un Paese importante per lo sviluppo della Belt and Road Iniziativa per uno sviluppo comune transnazionale. Il progetto è una joint venture tra Konka Group e l'azienda egiziana HOHO Electronic & Furniture.

Lo stabilimento rappresenta la prima fase di un investimento di 100 milioni di dollari pianificato da Konka in Egitto. La seconda fase prevede di investire 70 milioni di dollari nella creazione di un parco industriale manifatturiero in grado di espandere la produzione di TV LED a 1 milione di unità. Si prevede che creerà 1.500 posti di lavoro per gli egiziani e diventerà la base produttiva del Gruppo Konka per i mercati di Medio Oriente, Africa, Europa e Stati Uniti.

"La fabbrica rappresenta un grande passo nel trasferimento tecnologico in Egitto", ha affermato Khaled Mostafa, segretario generale della Camera di Commercio del Cairo. "Credo che la fabbrica di Konka sarà un nuovo vantaggio per i prodotti cinesi in crescita che hanno guadagnato la fiducia dei consumatori egiziani", ha spiegato a Xinhua. Mostafa ha sottolineato che Konka trarrà beneficio anche dagli alti consumi egiziani e dagli accordi di libero scambio nella regione, come il Common Market for Eastern and Southern Africa (COMESA) e l'accordo di libero scambio di Agadir che coinvolge Egitto, Marocco, Giordania e Tunisia. (ANSAmed).

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