(ANSAmed) - TUNISI, 13 MAR - Sostenibilità dei sistemi
produttivi, efficienza energetica e valorizzazione dei rifiuti
costituiscono quei comparti su cui si concentra la ricerca di
soluzioni innovative dell'ultimo decennio. Questi i temi che
saranno affrontati durante il workshop ''Italia-Tunisia, i
vantaggi di una collaborazione basata sulle energie rinnovabili,
sulla gestone dei rifiuti e della plastica nell'era
dell'economia circolare, in programma a Tunisi il 25 marzo 2019
presso l'Hotel Sheraton.
Lo rende noto l'ICE di Tunisi precisando di aver realizzato
l'iniziativa con il supporto dell'Ambasciata d'Italia con i
fondi dell'Unione Europea nell'ambito del programma PES 2 (Plan
Export Sud).
L'evento si rivolge alle imprese del Sud Italia che intendono
avviare un processo di collaborazione commerciale e industriale
con controparti tunisine nei settori in questione. Sette sono le
imprese italiane presenti al workshop, interessate a sviluppare
contatti in Tunisia e specializzate nel riciclo degli scarti,
nell'efficienza energetica, nel trattamento delle acque,
nell'energia eolica e nella cogenerazione. La conferenza
inaugurale sarà aperta dall'Ambasciatore d'Italia, Lorenzo
Fanara, a cui farà seguito l'intervento della Direttrice
dell'ICE di Tunisi, Donatella Iaricci, che illustrerà le
opportunità del PES2. Il panel sarà composto da rappresentanti
delle istituzioni tunisine che operano nel comparto energie
rinnovabili e dello smaltimento dei rifiuti (Ministero
dell'Industria, Anged, ANME), da esperti italiani che
rappresenteranno sia il livello delle tecnologie applicate in
Italia che le esperienze concrete di imprese in grado di
utilizzare energie alternative e, a corollario, gli esponenti di
organizzazioni internazionali come la BERD sulle forme di
finanziamento disponibili. L'Italia e la Tunisia possono
attivare collaborazioni congiunte, soprattutto a livello di
imprese che intendono lavorare per un sistema produttivo
circolare ed efficiente. ''Le 7 PMI italiane che abbiamo
selezionato'' dice la direttrice ICE ''possono essere questo
esempio di collaborazione se riusciranno ad intercettare i
partner tunisini. Contiamo molto sulla riuscita dell'evento
attraverso i B2B che si svolgeranno dopo la conferenza''. I
fattori favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili in
Tunisia sono legati, da un lato, alla strategia nazionale di
risparmio energetico e di sostituzione delle energie alternative
al petrolio e, dall'altro, alle opportunità che si presentano
per un paese che per la sua posizione strategica puo' agire come
una piattaforma al centro del Mediterraneo, punto cruciale di
transito delle interconnessioni energetiche tra Europa e Africa.
L'Italia, d'altro canto, nel 2018 ha incrementato la produzione
di energia elettrica che proviene per il 50% da fonti
rinnovabili e anche nel riciclo degli scarti, in base ai dati
Eurostat, quasi un 1/5 del materiale utilizzato dal sistema
produttivo italiano è materia prima seconda, che la posiziona
al primo posto tra i grandi paesi Ue. Il deficit energetico
della Tunisia è elevato e il suo approvvigionamento dipende da
energia sviluppata da idrocarburi e derivati (l'Italia è al
primo posto come paese fornitore), e dal gas naturale importato
da altri paesi per sviluppare energia elettrica. E' quindi
strategico per la Tunisia sviluppare un piano di autonomia
energetica attraverso fonti alternative e collaborazioni
internazionali. (ANSAmed).
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Workshop Ice a Tunisi per aziende Italia
Rivolto a imprese Mezzogiorno interessate a contatti in Tunisia