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Imprese: nasce Federazione imprenditori arabo-africani

Al Cairo una chiave per espandersi in Nordafrica e bacino Nilo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 8 OTT - Sta nascendo al Cairo una nuova associazione imprenditoriale araba che punta a diventare una 'chiave' per accedere, farsi tutelare o espandersi non solo ai paesi della sponda sud del Mediterraneo ma anche a quelli africani del bacino del Nilo.

L'associazione, secondo quanto si é appreso nella capitale egiziana, si chiamerà "Federazione internazionale degli imprenditori arabi africani" (Fieaa secondo l'acronimo francese) e punta dichiaratamente a svolgere funzioni di "camera di commercio" e di "organizzazione professionale", come é scritto in una bozza dello statuto.

Fonti della nascente organizzazione hanno detto all'ANSA che le sue porte sono particolarmente aperte a "imprenditori arabi diventati italiani" ma anche a uomini d'affari non-arabi interessati all'area di attività della federazione.

Oltre che nei cinque paesi arabi della sponda sud del Mediterraneo (Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco), l'associazione punta a interagire con istituzioni, imprese e società anche negli Stati del bacino del Nilo come Eritrea, Uganda, Etiopia, Sudan, Repubblica democratica del Congo (Rdc), Sud Sudan e, ovviamente, l'Egitto. Un lancio dell'iniziativa é previsto in una conferenza al Cairo il 30 dicembre con invito esteso anche a rappresentanti governativi ma c'é già stata una riunione a Sharm El Sheikh il primo agosto, ha segnalato ad ANSA un suo promotore, Sameh Aly Loutfy, general manager del protocollo del Parlamento egiziano.

Inoltre a Bruxelles vi sono stati contatti con il Consiglio d'Europa, l'organizzazione internazionale con 47 stati membri, ed é prevista l'apertura di un ufficio di rappresentanza nella capitale belga sede delle istituzioni comunitarie europee come la Commissione Ue, ha detto Loutfy.

Oltre a missioni imprenditoriali, la Federazione conta di farsi conoscere nei paesi di interesse anche con iniziative filantropiche, ad esempio nel settore della prevenzione delle malattie cardiache nei bambini. (ANSAmed).

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