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Turchia: Erdogan chiede taglio tassi, lira a picco

Cede oltre 3% su dlr. Oggi attesa stretta banca centrale turca

Redazione Ansa

MILANO - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan torna a scagliarsi contro il rialzo dei tassi, ritenuto "la ragione" dell'inflazione. La Turchia "dovrebbe tagliare questi alti tassi di interesse" ha detto in un discorso ad Ankara, riporta Bloomberg, mentre "l'inflazione è il frutto di passi sbagliati della banca centrale". Le parole arrivano proprio nel giorno in cui è attesa dalla banca centrale una stretta sui tassi per frenare la corsa dei prezzi. Immediato l'effetto sulla lira che è arrivata a perdere il 3% sul dollaro.
Le parole di Erdogan suonano come un attacco alla banca centrale turca, a poche ore dalla riunione in cui la stessa dovrebbe decidere di rialzare i tassi di interesse per frenare un'inflazione che ad agosto è arrivata al 17,9% ad agosto.
"Non ho mai visto la banca centrale centrare le sue previsioni di inflazione di fine anno" ha affermato Erdogan dopo che l'istituto centrale, dieci giorni fa, ha annunciato che avrebbe aggiustato la sua politica monetaria alla luce "significativi rischi per la stabilità dei prezzi" generati dal deterioramento dell'inflazione.
"Questa non è una crisi ma una manipolazione" ha detto ancora il presidente turco, che, a dispetto dell'ortodossia economica, continua a ritenere l'inflazione un effetto dei tassi di interesse e non viceversa: "chi afferma il contrario, non conosce questa materia". Erdogan ha comunque assicurato che la banca centrale è "indipendente e prenderà le sue decisioni autonomamente".

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