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Borsa italo-araba: più di mille incontri d'affari

Emiliano, dialogo avviato aiuta ad accorciare distanze

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BARI, 4 MAG - Sono stati più di mille gli incontri per avviare e rafforzare le relazioni commerciali e il dialogo tra imprenditori pugliesi e arabi in occasione della Borsa internazionale delle imprese italo-arabe, organizzata a Bari dalla sezione Internazionalizzazione della Regione Puglia in collaborazione con la Camera di Cooperazione italo-araba e la società regionale in house Puglia Sviluppo. I 30 operatori e imprenditori arabi (16 da Arabia Saudita, 6 dagli Emirati Arabi Uniti e gli altri da Oman, Kuwait, Egitto e Qatar) hanno incontrato in media 33 operatori pugliesi ciascuno.

Quello dell'edilizia è stato il settore più richiesto per gli incontri bilaterali, seguito da meccanica avanzata (applicata anche ad oil & gas), green e blue economy, healthcare e cosmetica. Oggi e domani gli operatori arabi saranno impegnati in visite aziendali organizzate dalla Regione Puglia e da Puglia Sviluppo, nei settori di interesse. A queste si sono aggiunte ulteriori visite e incontri non previsti, ma nati grazie all'evento. "Il maggior successo di questa iniziativa - commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - è aver avviato un dialogo che non si fermerà alla sola sfera commerciale, ma che ci aiuta a conoscere persone ed esigenze accorciando distanze e costruendo ponti tra mondi che non possono più essere lontani". Durante gli incontri di oggi, dedicati alle Zone economiche speciali (Zes) e alla certificazione ed economia 'halal', è stato sottolineato che un terzo della popolazione mondiale è musulmana e una rappresentanza di due milioni di individui vive in Italia: poter offrire prodotti certificati halal (cioè leciti secondo le prescrizioni islamiche) apre dunque grandi opportunità economiche. Altrettanto importante, è stato evidenziato, è costituire imprese pugliesi e arabe a capitale comune, con il doppio vantaggio di abbattere i costi e avviare relazioni commerciali in Paesi a forte domanda.(ANSAmed).

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