(ANSAmed) - ROMA, 20 MARZO - Tra il 2010 e il 2017 i salari
dei lavoratori greci hanno registrato in media un calo del
19,1%. A dirlo è l'ultimo rapporto pubblicato dallo European
Trade Union Institute (Istituto sindacale europeo).
Secondo la ricerca, la Grecia si trova però in buona
compagnia. Nel decennio appena conclusosi, ad avere tagliato i
salari, anche se in misura inferiore, ci sono anche i datori di
lavoro di Regno Unito, Spagna, Belgio, Grecia, Portogallo,
Finlandia, Croazia e Cipro. In sei di questi Stati, precisa lo
studio - Italia, Regno Unito, Spagna, Belgio, Grecia e Finlandia
- i lavoratori hanno guadagnato meno nel 2017 rispetto al 2016.
''Nonostante il dibattito sulla ripresa economica, i
lavoratori di molti importanti Paesi europei versano in una
condizione peggiore rispetto a prima della crisi e continuano a
perdere denaro'', ha commentato Esther Lynch, segretario
confederale della Confederazione europea dei Sindacati, secondo
quanto riferisce l'agenzia di stampa Ibna.
''Non sorprende - ha aggiunto - che anche la Commissione e la
Banca centrale europea abbiano chiesto maggiori aumenti
salariali''. L'Unione europea e gli Stati membri, ha concluso,
''potrebbero fissare obiettivi per fare in modo che il numero di
dipendenti coinvolti nella contrattazione collettiva aumenti''.
(ANSAmed).
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Grecia: studio, in dieci anni stipendi calano del 19%
Istituto sindacale europeo,2010-2017 segno meno in 9 Paesi Ue